Chi ha tempo non aspetti tempo. Non se lo fa dire due volte Domenico Ferraro, 43enne di Parete, in provincia di Caserta, molto conosciuto su TikTok per il profilo “deluxurywatches”, dove pubblicizzava la sua attività di vendita di orologi di lusso. Ma adesso, al suo polso ci saranno solo manette. La Squadra Mobile di Napoli ha provveduto al suo arresto dopo averlo trovato in possesso di armi illegali, 240mila euro in contanti e 96 orologi di marchi prestigiosi senza certificati di garanzia, per un valore stimato intorno al milione di euro. Tra cui un preziosissimo Audemars Piguet, valutato circa 100mila euro.
Chi è Domenico Ferraro, il tiktoker dei falsi
Ferraro, che su TikTok contava quasi 70mila follower e migliaia di visualizzazioni, era noto per i suoi video in cui analizzava orologi di lusso per verificarne l’autenticità. In diversi contenuti spiegava come riconoscere un falso, con uno dei suoi video più popolari in cui mostrava un Rolex Daytona contraffatto. Proprio la sua conoscenza del mercato dei falsi e la sua attività social hanno attirato l’attenzione delle autorità, portando alla sua incriminazione per detenzione illegale di arma da fuoco, ricettazione e contraffazione.
Il bottino nascosto del tiktoker degli orologi, tra armi e denaro
Le indagini sono iniziate con il ritrovamento di 21 proiettili calibro 9×19 Parabellum e altre munizioni, seguiti dalla scoperta di una pistola Beretta rubata nel 2009, nascosta in un cassetto con il caricatore inserito. Ma la vera sorpresa è arrivata con il rinvenimento di 120mila euro nascosti dietro una parete di cartongesso. Durante una successiva perquisizione in un altro locale di proprietà di Ferraro, sono emersi ulteriori 122mila euro e tutto l’occorrente per la contraffazione di orologi, incluse scatole e garanzie falsificate.
L’indagine sul contrabbando di orologi di lusso
L’arresto di Ferraro è solo l’ultimo capitolo di un’indagine più ampia sul contrabbando di orologi di pregio. L’assenza di garanzie e certificati di autenticità, insieme al materiale trovato per la produzione di cloni, ha rafforzato i sospetti di un coinvolgimento in un sistema di riciclaggio e vendita di orologi contraffatti. Oltre al valore economico del sequestro, l’operazione ha anche messo in luce l’interconnessione tra il mondo dei social e il mercato nero del lusso.