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Chi è Elena Ferrante, misteriosa autrice de “L’amica geniale”

Chi è Elena Ferrante

Chi è Elena Ferrante? Sono in molti a chiedersi chi sia davvero la misteriosa scrittrice, la penna dietro la serie di romanzi che ha ispirato la fiction L’amica geniale. Il nome della romanziera è infatti uno pseudonimo, usato per nascondere la sua vera identità. Chi è davvero la nota autrice? Scopriamo qualche dettaglio in più su di lei.

Chi è Elena Ferrante, scrittrice misteriosa de L’amica geniale

Elena Ferrante è una scrittrice molto apprezzata anche fuori dall’Italia, nota soprattutto per la tetralogia de L’amica geniale. Il suo nome è in realtà uno pseudonimo: l’autrice tiene molto alla propria privacy e ha preferito mantenere segreta la propria vera identità. Nel corso della sua carriera, la scrittrice ha diffuso ben poche informazioni sul suo conto. In alcune interviste ha svelato di essere nata a Napoli il 5 Aprile 1943, città dove è poi cresciuta.

Il suo primo romanzo, L’amore molesto, risale al 1992 e ha vinto il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Dal libro è stato tratto l’omonimo film diretto da Mario Martone, presentato poi in concorso al Festival del cinema di Cannes. Anche il suo secondo romanzo, I giorni dell’abbandono, è stato molto apprezzato da pubblico e critica, al punto di meritarsi una trasposizione cinematografica. Il film, diretto da Roberto Faenza, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2005.

Il successo internazionale de L’amica geniale e le ultime trasposizioni

Nel 2011 pubblica il primo volume della serie de L’amica geniale. In seguito al suo successo, completa la saga con altri tre capitoli: Storia di un nuovo cognome nel 2012, Storia di chi fugge e di chi resta nel 2013 e infine Storie di una bambina perduta nel 2014. Nel 2016, il successo internazionale dei suoi libri le vale un posto nella lista dei 100 artisti più influenti al mondo della rivista Times.

La fiction ispirata alla saga viene infatti distribuita negli Stati Uniti da HBO, dove ha fin da subito conquistato il pubblico americano. Le prime due stagioni de L’amica geniale hanno trovato fortuna anche in gran parte dell’Europa. Sono state trasmesse in 56 paesi, tra cui Spagna, Svizzera, Gran Bretagna e Turchia. Nel 2019 Elena Ferrante pubblica il suo ultimo romanzo, La vita bugiarda degli adulti. La piattaforma di streaming Netflix si è già assicurata i diritti dell’opera e ha annunciato che verrà realizzata una serie televisiva basata sul romanzo.

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Le teorie sulla sua vera identità: da Anita Raja a Marcella Marmo

In seguito al successo internazionale di Elena Ferrante, in molti hanno cercato di dedurre la sua vera identità. Secondo molti giornalisti ed appassionati la saga de L’amica geniale potrebbe essere basata sulla vita dell’autrice. Anche per questo motivo, sono in molti ad associare la sua figura ad Anita Raja, saggista napoletana moglie e traduttrice del noto scrittore Domenico Starnone. Nell’Ottobre del 2016, un articolo dell’inserto domenicale de Il Sole 24 Ore sembrava aver trovato solide prove che avvaloravano questa teoria. A riprova della tesi, l’articolo riporta gli introiti registrati da Anita Raja con la casa editrice E/O, aumentati del 150% negli anni precedenti. L’editore Sandro Ferri smentì tutto e si dichiarò molto infastidito dall’inchiesta: “Trovo disgustoso il giornalismo che indaga nella privacy e tratta le scrittrici come camorriste. Adesso si finisce anche per guardare nei conti”.

Secondo altre teorie, sarebbe lo stesso Domenico Starnone l’autore nascosto dallo pseudonimo “Elena Ferrante”, proprio con il supporto della moglie. A riprova di questa ipotesi molte somiglianze stilistiche tra le opere degli scrittori. Il critico e romanziere Marco Santagata sostiene invece che l’autrice misteriosa non sia altri che Marcella Marmo, una storica normalista che insegna all’Università Federico II di Napoli. Elena Ferrante non ha mai confermato nessuna di queste speculazioni. Ha concesso solo un unico, sfuggente sguardo sul suo privato con il volume La frantumaglia, una raccolta delle lettere della scrittrice al suo editore e delle poche interviste concesse nel corso della sua carriera.