Chi è Elsa, la bimba di 9 anni con le braccia e gambe spezzate salvata dai servizi sociali da un incubo di violenza e maltrattamenti. La straziante storia a lieto fine segnalata dall’assessore alle politiche sociali di Napoli, Luca Trapanese: “Non ha mai dormito in un letto, né imparato a masticare. Solo violenza da parte dei genitori”.
Chi è Elsa, la bimba di 9 anni con braccia e gambe spezzate salvata dai servizi sociali
La struggente storia di Elsa, la bimba di 9 anni di Napoli trovata con braccia e gambe spezzate, ha commosso il web negli scorsi giorni. La piccola, ora in salvo e affidata alle cure della comunità La Casa di Matteo, è stata vittima di indicibili maltrattamenti per tutta la sua breve vita. A segnalare il caso è l’assessore alle politiche sociali di Napoli, Luca Trapanese, che ha raccontato la storia di Elsa in un lungo post su Facebook: “Ha nove anni e da quando è nata ha subito violenze indescrivibili. I suoi genitori non si occupavano neanche semplicemente di nutrirla. Erano solo i fratelli più piccoli che ogni tanto le davano da mangiare qualche biscotto e un po’ di latte. Non ha mai dormito in un letto. Questo le ha causato una malformazione della colonna vertebrale che non le consente di stendersi. Ha diverse fratture scomposte alle braccia e alle gambe per le numerose percosse, che non sono mai state curate”.
Parla il presidente di La Casa di Matteo: “Ora sta bene, ha cominciato a sorridere”
Dopo l’intervento dei servizi sociali di qualche giorno fa, Elsa e i suoi fratellini sono stati portati al sicuro, affidati alle cure de La Casa di Matteo. Un commosso Marco Caramanna. presidente dell’associazione benefica, ha parlato delle condizioni della bambina in un’intervista a Fanpage: “Ora sta bene. Accolta tra le carezze amorevoli dagli operatori della Casa di Matteo. Era stata vittima fin dalla nascita di abbandono e maltrattamenti. Ma in questi giorni sta dando riscontri positivi. Non parla, ma ha cominciato a sorridere. Dorme e mangia regolarmente”.
“Non nascondo che la sua situazione è molto difficile.” -ha proseguito Caramanna- “Non è mai stata seguita. Abbandonata fin da piccola, ha gli arti atrofizzati e i legamenti accorciati e alcuni movimenti non riesce a farli. A settembre inizieremo un percorso sanitario dedicato all’Ospedale pediatrico Santobono dove dovrà fare una serie di valutazioni con gli specialisti. Mano a mano capiremo come possiamo recuperare”.