Chi è Emilio Solfrizzi, attore comico di origini baresi ha ottenuto un grande successo sul piccolo schermo e al Cinema partendo dalle diverse esperienze al teatro.
Chi è Emilio Solfrizzi
Emilio Solfrizzi è nato a Bari il 5 aprile del 1962. Dopo aver frequentato il liceo classico si è laureato al DAMS di Bologna e nel 1985 ha fondato la coppia comica Toti e Tata con il suo compagno di studi Antonio Stornaiolo, con grande successo nelle regione della Puglia e Basilicata. Infatti, quando Emilio Sofrizzi si trasferisce nel 1998 a Roma, il gruppo si scioglie.
Dopo qualche apparizione sul piccolo schermo, il successo per Solfrizzi è arrivato interpretando Lino Linguetta, il pavido giornalista di Striscia la Notizia. Successivamente è stato protagonista di moltissime fiction e nel 1995 ha esordito anche al cinema.
Emilio Solfrizzi: moglie e figli
Solfrizzi è sposato con Renata Del Turco dal 1994, lei è responsabile dell’ufficio legale del parco scientifico Tecnopolis. Dal loro matrimonio sono nati due figli, Francesco e Luca.
L’attore ha raccontato che quando si sono conosciuti è stata Renata e regalargli delle rose, invertendo la tradizione che deve essere l’uomo a regalare dei fiori. Emilio Solfrizzi è molto legato alla famiglia e soprattutto è molto riservato sui dettagli della propria vita provata.
Emilio Solfrizzi: film
Il suo debutto al cinema avviene 1995 ed è segnato dalla tipica commedia all’italiana di Carlo Vanzina, “Selvaggi“, dove Solfrizzi insieme agli sventurati Ezio Greggio, Cinzia Leone, Leo Gullotta e Antonello Fassari si ritrovano su un’isola deserta, dopo un guasto all’aereo su cui viaggiavano. Dal suo esordio prende il largo la sua carriera al cinema. Tra i film più importanti ci sono: “Matrimoni” (1998) di Cristina Comencini, “Ormai è fatta” (1999) di Enzo Monteleone, “Liberate i pesci” (1999) ancora di Comencini, “El Alamein” 2003 di Monteleone, “Agata e la tempesta” (2004) di Silvio Soldini, “La terra” (2006) di Sergio Rubini.
Emilio Solfrizzi: “Il malato immaginario”
Emilio Solfrizzi è protagonista di un nuovo allestimento de Il malato immaginario, spettacolo già diretto in passato dal regista Guglielmo Ferro.
“Un intreccio tra comicità e il teatro dell’assurdo. Qui il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi. Si ride attraverso la continua ricerca di rimedi e cure di medici improbabili che creano situazioni esilaranti”.
A partire dal 21 Dicembre fino al 9 Gennaio Emilio Solfrizzi è in scena con Il malato immaginario di Molière al Teatro Quirino a Roma. Poi proseguirà il suo tour in giro per l’Italia fino alla fine di marzo. Per info su tutte le date consultare teatro.it