Franca Leosini torna con un nuovo programma: “Che fine ha fatto Baby Jane?”. Il giovedì su Rai3 in prima serata, il 4 e l’11 novembre. Il primo ospite sarà Filippo Addamo, che nel 200o uccise la madre Rosa e che oggi, dopo aver scontato la sua pena, è un uomo libero. Ma chi è Filippo Addamo? Qual è il suo atroce passato?
Chi è Filippo Addamo, il primo ospite di Franca Leosini
Come vivono oggi i protagonisti di “Storie Maledette?” Cosa ne è stato di loro? Dove sono? Cosa fanno? Dopo averli visti affidare la loro storia disperata e crudele a Franca Leosini li abbiano lasciati lì, dietro le sbarre, a scontare il prezzo della pena. Ma dopo aver riacquistato la libertà, in che misura sono riusciti a riprendersi la vita, quella loro esistenza, spezzata insieme ad altre, dall’antica colpa?
Franca Leosini ricostruisce, attraverso materiali di repertorio e docufiction, la vicenda umana e giudiziaria del protagonista della puntata, il cui volto viene svelato solo quando Franca Leosini riporta lo spettatore nel presente. A questo punto compare il suo ospite com’è oggi, con tutto il peso degli anni di galera scontati. Si scopre qui: “Che fine ha fatto Baby Jane?”.
La prima puntata in onda giovedì 4 novembre alle 21.20 si intitola “Si chiamava Rosa, era mia madre”. Il protagonista è Filippo Addamo. Franca Leosini ha incontrato per “Storie Maledette” Filippo Addamo per la prima volta 17 anni fa, nel penitenziario Bicocca di Catania. Era l’inverno del 2004. Filippo aveva appena 23 anni, e di anni – per sentenza passata in giudicato – dietro i cancelli della pena, doveva scontarne 17 per un gesto atroce, anni luce lontano dagli occhi innocenti di quel suo volto bambino. Aveva ucciso sua madre Rosa con un colpo di pistola alla nuca, all’alba di un giorno di marzo del 2000. Dal giugno 2019 Filippo, che ha scontato per intero la sua pena, è un uomo libero.
Filippo Addamo: il suo passato
Rosa Montalto era la madre di Filippo Addamo, uno dei quattro figli della donna. Lei era rimasta incinta la prima volta a 15 anni, si era sposata, lavorava come addetta alle pulizie per una cooperativa, e poi aveva deciso di separarsi dal marito. Ottenuto il divorzio, all’età di 35 anni, aveva lasciato la famiglia per andare a vivere con Benedetto, 24 anni, un amico del figlio Filippo. La storia durò poco: una ventina di giorni. E quando finì la donna decise di vivere da sola, insieme a uno dei suoi quattro figli: proprio Filippo Addamo.
Il ragazzo allora 20enne non sopportava che la madre frequentasse altri uomini, sospettava che lei si prostituisse. Era il 27 marzo del 2000 quando Filippo Addamo si mise ad aspettarla sotto casa. Lì avvenne il litigio che si consumò rapidamente, con un colpo finale alla nuca che uccise Rosa Montalto. Sembrò una vera esecuzione, perché nessuno della famiglia partecipò al suo funerale. Quando il ragazzo venne raggiunto dagli investigatori confessò: “Sono stato io, ero geloso”.
La condanna a 17 anni di carcere
Così venne confermata la condanna a 17 anni di carcere per omicidio volontario per il giovanissimo Addamo. Dal giugno 2019 è tornato in libertà. A Storie Maledette, alla stessa Franca Leosini, disse che la famiglia lo aveva perdonato, ma precisando: “A dire il vero, non so se lo hanno fatto per me, perché mi vogliono bene o se lo hanno fatto per perdonare in questo modo anche se stessi”. Allora aveva 20 anni, oggi ne ha 41. E così lo introduce Leosini, che lo ascolterà, per la seconda volta, la sua storia.
“Alle 5 di quel tragico mattino Filippo andò dalla madre, che amava profondamente, per affrontarla dopo aver scoperto che era l’amante di un suo amico di 25 anni … Voleva compiere un gesto di intimidazione? Ci andò però con la pistola carica. Oggi si è rifatto una vita, si è costruito una famiglia, ha un bambino piccolo, ma non ha superato la colpa, non è libero nell’anima: ci sono conti che non si chiudono”.