Chi è Gemma Milite Calabresi, vedova del commissario Luigi Calabresi. A cinquant’anni dall’omicidio del marito, pubblica il libro La crepa e la luce, dove racconta il suo lungo e difficile percorso di vita: “A 75 anni voglio lasciare una testimonianza di fede e fiducia”. Scopriamo qualcosa di più sull’autrice: libro, figli, secondo marito.
Chi è Gemma Milite Calabresi, vedova del commissario Luigi Calabresi
Nata nel 1946, Gemma Milite Calabresi, nata Capra, ha 75 anni ed è la nota vedova del commissario Luigi Calabresi, morto in un famigerato attentato durante gli Anni di Piombo, nel 1972. Come racconta in diverse interviste, Gemma incontra Luigi per la prima volta ad una festa a Milano, quando ha solo 22 anni. Dopo una prima chiacchierata, arriva subito il primo bacio: tra i due è un amore a prima vista. La coppia si sposa nel 1969, con Gemma già incinta del primo figlio dopo il viaggio di nozze.
Calabresi è un degli incaricati per le indagini della strage di Piazza Fontana e il suo nome arriva presto sulla bocca di tutti a causa della morte del sospettato Giuseppe Pinelli. Ferroviere ed esponente di spicco tra gli anarchici milanesi, Pinelli viene interrogato in questura per tre giorni consecutivi, esperienza estenuante che si conclude in tragedia: il sospettato precipita dalla finestra dell’ufficio di Calabresi. “Mi disse quello che gli raccontarono i suoi colleghi: che era caduto.” –racconta Gemma al Corriere della Sera– “Lui non era nella stanza. Dalla morte di Pinelli era distrutto. Quella notte non chiudemmo occhio. Quella, e tante altre notti”.
La morte di Pinelli, mai chiarita, scuote l’opinione pubblica e disegna un bersaglio sulla schiena di Calabresi, che diventa vittima di continue minacce: “Trovavo le scritte sui muri vicino a casa, nella discesa verso la metro: “Calabresi assassino”, “Calabresi sarai giustiziato”, “Calabresi farai la fine di Pinelli”. Gigi una volta mi chiese: se dovessi restare sola, ti risposeresti? Risposi di no, e fu contento. Era un gelosone…Cercava di proteggermi”.
Il 17 Maggio 1972, Luigi Calabresi viene assassinato in via Francesco Cherubini, sparato alle spalle a pochi passi da casa, mentre si avviava alla macchina per andare a lavoro. “Era uscito, poi era tornato indietro per cambiarsi la cravatta.” -racconta Gemma- “Ci ha sempre tenuto molto. Quella mattina aveva pantaloni grigi, giacca scura con i bottoni di madreperla, e una cravatta di seta rosa. La cambiò con una bianca e mi chiese: come sto? Stai bene Gigi ma stavi bene anche prima, gli risposi. Mi disse che era il simbolo della sua purezza”.
La crepa e la luce, libro di Gemma Milite Calabresi
Cinquant’anni dopo l’attentato, Gemma Milite Calabresi ha pubblicato La crepa e la luce, libro in cui racconta il duro percorso affrontato per sopravvivere al lutto e superare la morte del marito. “Ho 75 anni, non so quanto ancora durerà questo mio viaggio qui.” -racconta l’autrice- “Scrivo questo libro per lasciare una testimonianza di fede e di fiducia. Per raccontare l’esperienza più significativa che mi sia capitata nella vita, quella che le ha dato un senso vero e profondo: perdonare“. Edito da Mondadori per la collana Strade Blu, è in libreria dal 1 Marzo 2022.
Vita privata, i figli e il secondo marito
Gemma Militi Calabresi è madre di tre figli: Mario, Paolo e Luigi, nato pochi mesi dalla morte del padre, da cui prende il nome. Mario Calabresi è un noto giornalista e scrittore italiano. Ex direttore de La stampa e di Repubblica, è inoltre l’autore di La fortuna non esiste, Cosa tiene accese le stelle e Spingendo la notte un po’ più in là, dove racconta la sofferenza della sua famiglia e di molte altre vittime del terrorismo degli anni ’70.
Dopo la tragica morte del marito, Gemma ha sposato il poeta e pittore Tonino Milite. L’artista, morto a 73 anni nel 2015, è stato un consorte amorevole e ha aiutato la donna a crescere i tre figli del commissario.