Prossimamente impegnato nel salotto di Domenica in, Fabrizio Moro presenterà il suo ultimo singolo, dal titolo “Dove“. A livello amoroso il cantautore si è sempre dimostrato molto conflittuale, mostrando molte rotture. Come la fine della relazione con Giada Domenicone, andiamo a scoprire chi è la mamma dei suoi due figli.
Giada Domenicone, chi è: lavoro e vita privata
Una relazione lunga e intensa quella tra Giada Domenicone e Fabrizio Moro, i quali hanno dato alla luce i loro due figli, ovvero Libero (nato nel 2009) e Anita (nata nel 2012). I due si sono poi allontanati nel 2019 e hanno ripreso a costruire le rispettive vite da single, condividendo però l’amore per i due figli. Anche se non stanno più insieme, il loro legame è fortissimo, forse qualcosa che non può essere spezzato.
Ma scopriamo chi è Giada Domenicone, di cui non si sa molto. Nata a Roma il 14 Agosto 1983, attualmente ha 39 anni e, oltre a fare la mamma, è impegnata con il suo lavoro. Ricopre infatti la posizione di architetto e, proprio come la sua ex fiamma, è anche un’artista. Della sua situazione sentimentale non si sa praticamente nulla, come per altri dettagli. In generale la romana rimane molto riservata ed è conosciuta soprattutto per aver avuto una relazione storica con il cantautore classe ’75, il quale le aveva – nel 2017 – dedicato anche un’importante canzone: Portami via.
Le parole di Fabrizio Moro su Giada Domenicone, sua ex fidanzata
Dal 2019 ad oggi Fabrizio Moro di relazioni ne ha avute diverse, anche se nessuna troppo duratura e nessuna paragonabile a quello che ha condiviso con Giada Domenicone che, in un periodo della sua vita, sembrava essere la persona giusta.
In passato aveva anche riflettuto sul suo modo di essere – e di fare – nei rapporti:
“Non sono un campione nei rapporti con l’altro sesso, non sono mai riuscito ad avere una relazione duratura. Il lavoro per me è importantissimo, ma non riesco a rendere partecipe la persona che mi sta accanto”.
Quasi come se fosse qualcosa di viscerale e intimo, il lavoro lo assorbe completamente, impedendogli di rendere partecipe la persona che gli sta accanto.