Dall’8 gennaio 2021 Letizia Moratti è diventata assessore al Welfare della Regione Lombardia e vicepresidente della giunta guidata dal leghista Attilio Fontana, subentranto dunque al posto dell’esponente di Forza Italia Giulio Gallera, fortemente criticato per la sua gestione dell’emergenza coronavirus nel territorio. Per la Moratti non si tratta certo del primo ruolo importante della sua lunga carriera politica, costellata anche di importanti traguardi per le donne: è stata lei infatti la prima sindaca della citta di Milano e la prima donna a presiedere la RAI.
Letizia Moratti: formazione e vita privata
Nata il 26 novembre del 1949 con il nome di Letizia Maria Brichetto Arnaboldi, assunse il cognome Moratti dopo aver sposato Gian Marco Moratti, figlio del petroliere Angelo Moratti, conosciuto ai più per essere stato il presidente della Grande Inter di Helenio Herrera. Anche il marito di Letizia, Gian Marco Moratti, così come il fratello di quest’ultimo, Massimo, hanno ricoperto ruoli dirigenziali nella società nerazzura arrivando a garantire alla società meneghina la vittoria del Triplete nel 2010. Letizia Moratti è rimasta vedova nel 2018.
Quanto alla gioventù della signora Moratti iniziamo col dire che suo padre, Paolo Brichetto Arnaboldi, era un partigiano bianco, in quanto nobile, riconosciuto come eroe nazionale con tanto di Medaglia di Bronzo e d’Argento al Valor Militare. Sua madre, Paola, aveva invece origini liguri. Una famiglia senza dubbio benestante con il papà che ereditò la prima società di brokeraggio assicurativo fondata nel 1873 dall’unione della famiglia dell’imprenditore Brichetto con quella dell’aristocrazia lombarda degli Arnaboldi.
Letizia Moratti frequenta da giovane il Collegio delle Fanciulle di Milano, per poi laurearsi nel 1972 in Scienze politiche presso l’Università degli Studi di Milano. Diventa assistente di Diritto comunitario del professor Fausto Pocar e proprio in questo periodo incontra quello che, da lì a qualche anno, sarebbe diventato suo marito, ovvero Gian Marco Moratti. Quest’ultimo aveva già avviato le pratiche per la separazione da Lina Sotis, sua prima moglie. Con lui avrà due figli, Gilda e Gabriele.
Letizia Moratti: la carriera
La carriera imprenditoriale di Letizia Moratti prende il via nel 1974 quando, sulla scia di quello che avevano fatto i suoi avi, fonda una società di brokeraggio assicurativo, la GPA, avvalendosi anche dei fondi messi a sua disposizione dalla famiglia Moratti. È in questi anni che sia Letizia Moratti che suo marito cominciano a sostenere il progetto della Comunità di San Patrignano fondata da Vincenzo Muccioli per il recupero delle persone tossicodipendenti.
La coppia avrebbe donato ben 286 milioni di euro alla comunità, stando a quanto raccontato dal figlio di Muccioli, Andrea. Malgrado le molte critiche rivolte ai metodi di recupero di San Patrignano e le accuse a volte molto gravi rivolte a Vincenzo Muccioli, i Moratti, nei ruoli di Letizia e Gian Marco, non hanno mai smesso di finanziare il progetto e difendere la figura del fondatore della comunità. Ancora oggi Letizia Moratti continua ad avere un ruolo attivo nella realtà di San Patrignano.
Agli inizi degli anni ’90 la figura di Letizia Moratti smise però di essere legata solo alle vicende della comunità di San Patrignano. Nel 1990 entrò infatti nel consiglio di amministrazione della Comit, da cui uscì nel ’94, anno in cui il Gruppo Moratti acquisì il controllo del Gruppo Nichols con cui si fuse la GPA. La Moratti entrò dunque in questo consiglio di amministrazione.
Letizia Moratti: il percorso politico
L’alto ruolo dirigenziale raggiunto e il suo impegno per il sociale, le consentirono ad metà degli anni ’90 di trovare terreno fertile anche in politica. Letizia Moratti è infatti una delle figure di spicco dell’allora nascente “berlusconismo”, tanto che nel primo governo a guida Forza Italia del 1994, la Moratti diventò la prima donna presidente della Rai. Ricoprì questa carica fino al 1996 e il suo percorso in Rai non fu certo esente da critiche e polemiche.
Al suo arrivo la Moratti presentò un piano di bilancio che prevedeva un risanamento basato su incentivi all’esodo dei dipendenti in eccesso, il recupero dei crediti e la creazione di un fondo immobiliare. Questo consentì di chiudere il bilancio in attivo nel 1995, ma molte furono le critiche sollevate anche all’interno con specifico riferimento ad alcune controversie riguardanti le nomine.
Altro step fondamentale della vita politica della Moratti è il ruolo di ministro dell’Istruzione ricoperto dal 2001 al 2016 nel secondo governo di Silvio Berlusconi. Nel 2003 firmò la sua riforma per la scuola abolendo quella di Berlinguer non con poche polemiche. La riforma in realtà restò in vigore non per molto, in quanto venne cancellata dal governo di Romano Prodi.
La sua esperienza come sindaco di Milano
Oltre a essere stata la prima donna a presiedere la Rai, Letizia Moratti è stata anche la prima sindaca di Milano nel quinquennio 2006-2011. Una delle vittorie più grandi della sua amministrazione fu senza dubbio il via libera all’Expo del 2015.
Finito il suo mandato si ricandidò nel 2011, ma perse al ballottaggio contro Giuseppe Pisapia, esponente del centro sinistra. Diventò dunque consigliere d’opposizione, carica che però abbandonò nel 2012 quando uscì anche dal PdL di Berlusconi. Un addio alla politica ed un ritorno al ruolo di manager che la condurrà nel 2019-2020 a presiedere Ubi Banca.
Ad inizio 2021, come detto, la Moratti è tornata su sui passi ed è entrata nella giunta regionale della Lombardia.