Chi è Maria Falcone, attivista antimafia e sorella di Giovanni Falcone, magistrato ucciso da Cosa Nostra con la strage di Capaci. Dal 1992, gira l’Italia per portare avanti progetti a promozione della legalità e dell’educazione, per ricordare il fratello e l’importanza della lotta contro le mafie.
Chi è Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone e instancabile attivista antimafia
Nata a Palermo il 30 aprile 1936, Maria Falcone è la sorella maggiore di Giovanni Falcone, l’eroico magistrato antimafia scomparso il 23 maggio 1992 con la strage di Capaci. Seconda di tre figli, si laurea in Giurisprudenza per poi diventare docente di diritto alle scuole superiori, mestiere che svolge fino alla pensione. Dopo la morte del fratello minore, assassinato da Cosa Nostra, decide di dedicare la sua vita all’attivismo antimafia. Crea la Fondazione Giovanni Falcone, costituita allo scopo di promuovere la cultura della legalità nei giovani e ricordare le vittime della mafia. Da oltre trent’anni, Maria Falcone è in prima linea in manifestazioni ed eventi per ricordare il sacrificio del fratello, portando la sua testimonianza nelle scuole di tutt’Italia.
La lotta contro le mafie è ancora oggi una questione importante, come ricorda l’attivista in un’intervista a ONUitalia del 2018: “Oggi la mafia, un po’ come in tutto il mondo dopo gli anni della globalizzazione, è certamente cambiata, si è in un certo senso «imborghesita», infiltrandosi nelle amministrazioni, nelle professioni e nei centri economici e di potere in genere. Ma non bisogna correre il rischio di credere che per questi motivi sia diventata meno pericolosa e sanguinaria“.
“Fa meno rumore e si vede di meno.” -spiega Maria Falcone- “Ma ciò non attenua la sua pericolosità e la sua spregevolezza. I ragazzi devono imparare che possono trovarsi ad avere a che fare con la mafia e con i suoi metodi anche quando hanno di fronte persone senza coppola e lupara ma con lauree e cravatte e possono comportarsi di conseguenza, ribellandosi alle loro logiche di prevaricazione”.
La cattura di Matteo Messina Denaro: “Vorrei che Giovanni sentisse gli applausi”
Maria Falcone ha commentato con gioia la notizia dell’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro. “Ah come vorrei che Giovanni e Paolo potessero vedere gli applausi” -dichiara l’attivista al Corriere della Sera– “Un grande passo verso una democrazia compiuta”. In un’intervista a Repubblica, fa i complimenti alle istituzioni, senza però perdere l’occasione di lanciare una frecciata ai vertici: “Questo risultato è arrivato per merito di quasi tutte le istituzioni, dalle forze dell’ordine alla magistratura. Un po’ meno la politica, che si è mostrata meno interessata. Mi auguro che adesso la lotta alla mafia diventi centrale. Anche perché la cattura di Messina Denaro può essere un trauma per la mafia. Bisogna tenere la guardia alta”.
Vita privata: marito e figli di Maria Falcone
Si sa molto poco degli affetti e della vita privata di Maria Falcone. Soprattutto dopo la morte del fratello, l’attivista ha preferito mantenere riservati i principali dettagli sulle persone a lei più vicine. Si sa che è sposata e che ha quattro figli, ma non si sa quasi nulla sulla loro identità. Quando l’ex docente appare in pubblico, si limita a parlare dei suoi progetti presenti e futuri.