Matteo Piantedosi, ex capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno presieduto da Matteo Salvini,
Chi è Matteo Piantedosi
Matteo Piantedosi nasce a Napoli il 20 aprile 1963 e dall’agosto 2020 è stato nominato prefetto di Roma. Finito nel totoministri del governo Meloni I come papabile ministro dell’interno, è laureato in Giurisprudenza all’università di Bologna e proprio nel capoluogo emiliano-romagnolo inizia la sua carriera dopo l’assegnazione in Prefettura. Nel 2009, su chiamata del Ministero dell’Interno che lo chiama a ricoprire vari ruoli, ricopre diversi incarichi, da dirigente dell’Ufficio Relazioni Parlamentari a Capo Gabinetto del Capo Dipartimento per le Politiche del Personale. Il 3 agosto 2011 viene poi nominato Prefetto di Lodi e nel gennaio 2012 viene nel frattempo nominato Vice Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno. Dal maggio 2017 al giugno 2018 ha ricoperto l’incarico di Prefetto di Bologna e dal giugno 2018 è stato Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno.
Il lavoro con Matteo Salvini
Matteo Piantedosi ha ricoperto l’incarico di Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno presieduto da Matteo Salvini durante la sua esperienza al ministero dell’Interno (governo Conte I). Con Matteo Salvini, in particolare, Piantedosi ha mantenuto un buon rapporto motivo per cui il suo nome gira per il Viminale nel Governo Meloni.
Le polemiche per la strage di migranti a Cutro
Matteo Piantedosi è in polemica per il drammatico naufragio davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, nel Crotonese, in Calabria. Le polemiche, in primis, riguardano il ritardo nei soccorsi in mare che ha provocato almeno 68 morti. Tra i dispersi, invece, ci sarebbero tra le 27 e 47 le persone. La Procura di Crotone ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati, per dare risposta alle seguenti domande “Perché non è stato lanciato il segnale Sos? Si potevano salvare i migranti? Cosa non ha funzionato nella comunicazione tra Frontex, la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto”?