Chi è Paky, rapper milanese originario di Secondigliano.
Chi è Paky, vita privata e carriera
Paky, all’anagrafe Vincenzo Mattera, è un rapper italiano cresciuto a Rozzano, in provincia di Milano, ma originario di Secondigliano, a Napoli. Nato nel 1999, si è trasferito in Lombardia all’età di dieci anni. Il suo primo approccio con il rap arriva quasi per caso, come spiega lui stesso in un’intervista a Hiphoptender: “Mi sono interessato a questo genere inizialmente perché un ex gruppo rap di Napoli, i Co’Sang, fece un video musicale sotto casa di mia nonna e da piccolo lo guardai forse mille volte“.
Negli ultimi anni si è affermato come il volto emergente della scena rap italiana. Fa il suo debutto musicale nel 2019 con il brano Tutti i miei fra, sotto lo pseudonimo “Pakartas”, ovvero “impiccato” in lituano, che viene poi ridotto in “Paky”. Nello stesso anno pubblica Paky Freestyle e il brano che lo fa conoscere al grande pubblico, Rozzi. Il brano è una dedica a Rozzano e descrive la vita di ogni giorno dei quartieri periferici dell’hinterland milanese. L’esplosione di Rozzi, che ottiene milioni di ascolti in streaming su tutte le piattaforme, gli vale un disco d’oro e un disco di platino. Seguono poi molti altri singoli di gran successo come Non scherzare, Boss, Tuta Black e In piazza.
Nel 2022 Paky pubblica il suo primo album, Salvatore. Il disco è dedicato a suo zio, morto prematuramente in un incidente stradale, che per lui era un’importante figura paterna. Salvatore si è già guadagnato gli elogi della critica. Claudio Cabona, giornalista e recensore per il magazine musicale Rockol, lo ha definito “uno dei migliori esordi nel rap italiano degli ultimi anni”.
Il concerto tra i palazzoni di Rozzano: la polemica di De Corato
Il 10 marzo 2022, Paky si è esibito in concerto tra i palazzi di Rozzano per promuovere Salvatore, suonando l’intero disco in anteprima a poche ore dall’uscita. Lo aveva annunciato sul suo profilo Instagram, in un videomessaggio: “Giovedì voglio fare un concerto abusivo. Il giorno che esce il disco. A Rozzano sopra ai palazzoni. Ma abusivo abusivo, che ci arrestano. Voglio suonare tutto il disco in anteprima alle 9 di sera. E poi a mezzanotte esce”.
L’esibizione ha attirato centinaia di fan da tutta Milano e ha provocato le ire di Riccardo De Corato, assessore regionale alla sicurezza affiliato a Fratelli D’Italia. Secondo l’assessore il concerto non era effettivamente autorizzato: “Nonostante l’annuncio le forze dell’ordine non sono state mandate ad impedirne lo svolgimento. Ormai i rapper si comportano da padroni ovunque, arrivando ad occupare abusivamente un’intera piazza, istallando un enorme palco infischiandosene dei regolamenti. Non è ammissibile occupare spazi privati o pubblici violando la legge e facendo i propri comodi. In tutte queste tipologie di concerti si abusa di alcolici e sostanze stupefacenti, uno scempio che ha per prime vittime gli stessi ragazzi che vi prendono parte! Cosa aspetta il ministro Lamorgese a intervenire?”. Il sindaco di Rozzano, Gianni Ferretti, affiliato a Forza Italia, ha smentito le parole di De Corato. Il primo cittadino ha specificato con una nota che il concerto aveva tutti i permessi in regola: “L’area era presidiata dalle forze dell’ordine coordinate dalla Questura con il supporto dei carabinieri e della polizia locale”.