Chi è Pierdante Piccioni? La vera storia della vita del medico cremonese è la principale ispirazione dietro l’amata fiction Rai Doc – Nelle tue mani. Scopriamo qualcosa di più sulla sua vita.
Chi è Pierdante Piccioni, il medico che ha ispirato Doc – Nelle tue mani
La trama della fiction Doc – Nelle tue mani, con protagonista Luca Argentero, è ispirata alla storia vera di Pierdante Piccioni, medico, accademico e scrittore italiano, meglio noto come il “Dottor Amnesia”. La sua vita è raccontata nella biografia Meno dodici, scritta a quattro mani insieme a Pierangelo Sapegno. Pierdante Piccioni è nato a Levata di Grontardo, in provincia di Cremona, il 30 Agosto 1959. Era un medico molto noto che ha lavorato in moltissimi ospedali del Nord Italia ed è stato il primario dell’Ospedale Maggiore di Lodi e di quello di Codogno. Nel 2013, a causa di un incidente stradale, il medico finisce in coma. Al suo risveglio, scopre di aver subito una grave perdita di memoria: non ricorda nulla degli ultimi 12 anni della sua vita. “Da medico svegliarmi su una barella e vedere dal basso verso l’alto la vita del pronto soccorso era una novità” -racconta Piccioni nel dietro le quinte di Doc.
Un esperienza straniante, soprattutto quando ha dovuto confrontarsi con sua moglie, più vecchia di 12 anni, e i suoi figli ormai adulti: “Mi aspettavo soprattutto di vedere le persone con i visi del 2001. E invece mi portano mia moglie invecchiata, con le rughe e i capelli tagliati che nella mia testa avevo lasciato al mattino dodici anni più giovane. Quando ho rivisto per la prima volta quelli che mi dicevano essere i miei due figli sono rimasto molto perplesso. Mi aspettavo due bambini di 8 e 11 anni e mi son trovato avanti due adulti di 20 e 23 anni. E li ho identificati con due animali: il “serpente” e il “gorilla“”.
Cosa fa oggi?
Pierdante Piccioni, pur non avendo mai riacquistato la memoria, ha ricostruito la sua vita pezzo per pezzo. “Ho dovuto ricominciare tutto da capo.” -racconta il medico- “Ho fatto un master in Pazientologia, per capire com’è stare dall’altra parte. Non sapevo chi ero e ho deciso di aiutare i malati usciti dalla fase acuta, per non farli sentire abbandonati come me”.
Grazie all’affetto e il supporto di amici e familiari ha ricostruito parte dei ricordi persi e si è rimesso a lavorare in ospedale. Piccioni è uno dei medici in prima linea nella lotta al Covid: “Tornerà il tempo dell’abbraccio, della normalità. Ma se vogliamo che ciò avvenga questo è il tempo di stare zitti e obbedire, di non pensare di essere più forti. Può sembrare brutale, ma chi in un giorno ha visto la propria vita stravolta è consapevole di quanto sia importante la disciplina: per un incidente ho perso la memoria, 12 anni spezzati via, cancellati per sempre. Solo la mia tenacia e passione mi hanno permesso di ricominciare anche se nessuno ci credeva”.
Pierdante Piccioni è al momento il direttore dell’Unità operativa del Pronto Soccorso dell’ospedale di Lodi. Lo racconta al Fatto Quotidiano: “Il mio lavoro adesso consiste nel liberare i reparti pieni di pazienti risultati positivi al Covid-19 ma che stanno un po’ meglio. Perché si guarisce dal Coronavirus, caspita se si guarisce. Li trasferiamo in altre strutture per fare posto a chi sta peggio e deve venire in Pronto Soccorso”. Piccioni si è messo alla prova anche come scrittore. Oltre a Meno dodici, la biografia sulla sua esperienza, ha scritto, in coppia con Pierangelo Sapegno anche Pronto Soccorso e il suo primo medical thriller, Colpevole d’amnesia.