Home Facts Chi è Riccardo Fraccaro, l’uomo-trattative dei grillini ed (ex?) braccio destro di Luigi di Maio

Chi è Riccardo Fraccaro, l’uomo-trattative dei grillini ed (ex?) braccio destro di Luigi di Maio

Chi è Riccardo Fraccaro, l’uomo-trattative dei grillini ed (ex?) braccio destro di Luigi di Maio

Riccardo Fraccaro è un deputato del Movimento cinque stelle che, nel corso dei governi Conte I e Conte II, ha ricoperto ruoli di grande prestigio istituzionale. In questi giorni che precedono l’elezione del nuovo inquilino del Quirinale è sotto l’occhio del ciclone mediatico con l’accusa di aver mercanteggiato con Matteo Salvini voti per l’elezione al Colle di Giulio Tremonti. Retroscena giornalistici che Fraccaro, però, ha personalmente smentito.

Chi è Riccardo Fraccaro

Riccardo Fraccaro è nato a Montebelluna (provincia di Treviso) il 13 gennaio 1981 ed è uno dei volti storici del Movimento cinque stelle. La sua infanzia la trascorre in un paesino in provincia di Treviso, a Riese Pio X, ma dopo il diploma si iscrive all’Università degli Studi di Trento. Nel 2011, poi, si laurea in giurisprudenza in Diritto internazionale dell’ambiente e proprio la sua permanenza in Trentino Alto Adige faranno di lui uno dei volti storici grillini in quella regione. Dopo aver lavorato per un periodo come dipendente in una società di servizi energetici si avvicina alla politica, al Movimento cinque stelle in particolare, per poi diventare uno degli esponenti più in vista della cosiddetta area-pragmatica più vicina ad idee di centrodestra. Ha una compagna e due figlie.

La carriera politica

Dopo un periodo di gavetta all’interno dei gruppi locale del Movimento cinque stelle, Fraccaro si candida alla camera dei deputati nel 2013 e grazie al successo dei grillini alle elezioni diventa parlamentare della Repubblica. Nella legislatura 2013-2018 si distingue come esponente del grillismo del nord e, nella campagna elettorale per le nazionali del 2018, Luigi di Maio lo indica come futuro ministro dei rapporti con il Parlamento.

Il governo M5s-Lega

Nel corso del Governo Conte I tra M5s e Lega, guidato da Giuseppe Conte, ricopre come previsto la carica di ministro dei rapporti con il Parlamento. Tra le battaglie che ha seguito personalmente in questa sua veste la riforme costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari (approvata definitivamente dal parlamento) e i progetti di legge per l’introduzione del referendum propositivo e per la soppressione del CNEL.

Fraccaro e il superbonus 110% nel Conte II

Con il Governo Conte II Riccardo Fraccaro, molto vicino a Luigi di Maio, ha ricoperto la carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri entrando così a piene mani nell’ingranaggio di Palazzo Chigi. Nel corso di questa permanenza in questo ruolo è riuscito a farsi promotore del superbonus 110% al fine di promuovere una riqualificazione degli edifici pubblici e privati, rinnovato anche durante il governo di Mario Draghi.

 

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Il governo Draghi

Con il nuovo governo di Mario Draghi è tornato ad essere un semplice deputato facendo intendere di non essere del tutto soddisfatto per la partecipazione del Movimento al nuovo governo con Draghi.

Fraccaro e le manovre con il centrodestra per il Quirinale. E sul suo voto dice “Non voterà mai Mario Draghi”

In vista della elezione del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il deputato Riccardo Fraccaro è stato accusato (dopo alcuni retroscena apparsi sui principali quotidiani) di mercanteggiare circa 60 voti di nascosto con Matteo Salvini per far salire Giulio Tremonti al Quirinale. La fama di Fraccaro come uomo-trattative non è nuova, tanto da essere considerato da alcuni il Gianni Letta dei grillini, ma questa vicenda rischia di lasciare strascichi.

L‘azione di Fraccaro infatti, se vera, andrebbe a ledere l’azione del leader del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte incaricato proprio per trovare accordi tra i partiti. Lui, però, ha negato le ricostruzioni della stampa bollandole come “fantasiose. Quello che ho detto a Salvini è che deve parlare con Conte“. In ogni caso parrebbe aver rischiato anche una disciplinare del Movimento (poi smentita dai vertici) che lui poi ha commentato personalmente. “Sta montando, e il mio caso ne è un esempio, un clima estremamente preoccupante e velenoso intorno all’elezione del Presidente della Repubblica. Vorrei sgombrare subito il campo da ogni dubbio dicendo che non voterò mai Mario Draghi”.