Roberto Castelli è un politico e ingegnere italiano, storico dirigente della Lega Nord. Dopo la sconfitta della Lega alle elezioni politiche, è tornato a farsi sentire come esponente della vecchia “Lega Nord”.
Chi è Roberto Castelli
Roberto Castelli, ex ministero e politico della Lega e nostalgico della vecchia “Lega Nord”, è stato ministro della giustizia nei governi Berlusconi II e III oltre che viceministro presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il governo Berlusconi IV. Nato il 12 luglio 1946, ha 76 anni ed è laureato in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Milano. Per all’incirca 30 anni, ha lavorato nell’ambito dell’acustica applicata e per anni è stato un libero professionista ed imprenditore nei sistemi di controllo del rumore, nella sicurezza in fabbrica e nella consulenza e rilascio di certificazioni ed omologazioni CE. Nel 1986 inizia la sua carriera politica, tanto che decide di aderire alla Lega fondata da Umberto Bossi. È stato primo segretario della Lega Nord nella sede provinciale di Lecco e nel corso della sua carriera ha avuto modo di essere parlamentare sia alla Camera che al Senato della Repubblica.
È stato ministro della giustizia ed è da sempre grande sostenitore dell’autonomia delle regioni del Nord.
Le critiche a Matteo Salvini
A seguito delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 che hanno visto un tracollo delle percentuali della Lega, Roberto Castelli è tornato a farsi sentire chiedendo all’interno del partito un cambio di passo. All’indomani, infatti, delle politiche – in una intervista rilasciata ad Huffpost – ha rimarcato che “la stagione di Salvini premier è finita e il successore di Matteo Salvini sarà uno dei tre governatori. Il Nord ha voltato le spalle perchè deluso e nessuno parla più di autonomia, Salvini l’ha messa da parte. Se Salvini volesse tornare alle origini, con che credibilità lo farebbe?”