Silvia Sardone, all’anagrafe Silvia Serafina Sardone, nasce il 25 dicembre 1982 a Milano. È una giovane politica italiana: amministratrice locale leghista ed eurodeputata al Parlamento europeo. Laureata a pieni voti in Giurisprudenza nel 2007, all’università Bocconi di Milano, Silvia Sardone consegue un dottorato di ricerca alla scuola internazionale in Relazioni di lavoro (presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, alla Fondazione Universitaria Marco Biagi) e un Master in Business & Administration al Politecnico meneghino.
Silvia Sardone, la carriera politica
Da sempre appassionata di politica fin da quando era un’adolescente, nonostante la giovane età, Silvia Sardone ha alle spalle una lunga carriera, svolta in maggior parte tra le fila del partito di centro-destra Forza Italia. È proprio durante la militanza in Forza Italia, infatti, che viene eletta (con più di 2mila preferenze) al Consiglio di zona 2 di Milano nel 2006 e dove rimane fino al 2016, quando viene nominata al Consiglio comunale. Nel 2018 raggiunge il Consiglio regionale della Lombardia con 11.312 preferenze: risulterà seconda per numero di voti e la prima donna più votata in tutta la Regione. Sempre nel 2018 decide di lasciare Forza Italia, non riconoscendosi più nella linea nazionale del partito.
Nel 2019, alle elezioni europee, Silvia Sardone è la candidata della Lega nella circoscrizione Nord Ovest del gruppo per la commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo. Anche in questa occasione, l’eurodeputata Sardone dimostrerà di essere la donna della Lega più votata ( con più di 3000 preferenze solo a Sesto San Giovanni) :” Per me è un grandissimo motivo di orgoglio, vorrei ringraziarvi uno a uno. È anche una riscossa personale oltre a essere un insegnamento- aveva commentato la Sardone in un post sui social subito dopo l’elezione al Parlamento europeo- con il lavoro, la passione, la grinta e il coraggio si possono raggiungere traguardi che sembravano irraggiungibili. Pensate che io tre anni fa di questi tempi ero solo una consigliera di zona a Milano e ora con dedizione, costanza, tanto territorio e il vostro aiuto, sarò una vostra rappresentante a Bruxelles”.
L’eurodeputata Sardone è oggi coordinatrice di Identità&Democrazia nella commissione Envi ( commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare), membro delle commissioni LIBE (commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni) e la sottocommissione DROI (sottocommissione del Parlamento europeo per i diritti dell’uomo). Sia come eurodeputata al Parlamento europeo che come consigliera al Comune di Milano, Silvia Sardone ha assicurato il 100% delle presenze, presentando molteplici atti e numerosi interventi in aula. ” Per me la politica è mantenere una costante presenza sul territorio- spiega Silvia Sardone- presenza che ho concretizzato svolgendo centinaia di sopralluoghi in aree fortemente degradate: nei palazzi occupati da clandestini e delinquenti, nei campi rom, nelle moschee abusive e nei suk illegali”.
Silvia Sardone: marito, figli e vita privata
È legata sentimentalmente al primo cittadino di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano (diventato sindaco nel giugno del 2007) e conosciuto quando entrambi militavano in Forza Italia. La coppia ha avuto due figli: Riccardo di 11 anni e Lorenzo di 9. “Sono una donna come tante- scrive Silvia Sardone nel suo sito web- che cerca di districarsi tra famiglia e lavoro”. Silvia Sardone: le minacce sui social Per aver espresso la sua opinione contraria alla costruzione di una moschea provvisoria a Milano, in via Novara, Silvia Sardone ha ricevuto (nell’ottobre del 2020) delle minacce violente e piene di odio recapitate nelle chat private dei profili social della Sardone. Gli screenshot dei messaggi ingiuriosi sono stati pubblicati integralmente sul sito del ilGiornale.it. Nonostante le intimidazioni, Silvia Sardone non ha arretrato neanche di un millimetro:” Non saranno queste minacce di stupro e di morte a fermarmi dal denunciare la sottomissione del Partito Democratico a certe comunità islamiche e i rischi per la città- aveva commentato l’eurodeputata- Ho già dato mandato al mio avvocato per denunciare questa gentaglia. Continuerò a stare al fianco dei cittadini che chiedono la chiusura delle moschee abusive, dopo aver ascoltato per anni le promesse del sindaco Sala ed essere poi rimasti delusi”.
Il lato social di Silvia Sardone: gli account Instagram e Twitter
Silvia Sardone ha un account Instagram ufficiale seguito da più di 85mila followers e più di 3mila post. L’eurodeputata aggiorna quotidianamente il profilo con post inerenti alla sua attività politica, ma non è impossibile trovare anche qualche scatto personale. A differenza della maggior parte dei politici, l’account Twitter di Silvia Sardone è sicuramente meno frenetico e aggiornato con i suoi 37mila followers. Sul sito web della Sardone, nato da poco e visitabile all’indirizzo https://silviasardone.it/, è possibile conoscere meglio la politica leghista: sfogliare una corposa gallery fotografica, visitare la rassegna stampa e restare aggiornati sul territorio e sulle sue attività istituzionali. È anche possibile scriverle utilizzando l’apposito form dedicato alle segnalazioni. Da sempre Silvia Sardone incoraggia “i valori del duro lavoro, del servizio ai cittadini prima di tutto e della responsabilità”.