Tammy Abraham è il centravanti del Chelsea, finalizzatore d’area, che ha già messo in tasca una Champions. Adesso su di lui, che sembrava essere destinato all’Atalanta, ci sono gli occhi dell’Arsenal e della Roma. Chi è dunque Tammy Abraham, il prossimo papabile attaccante nella corte dell’allenatore José Mourinho.
Chi è Tammy Abraham, il centravanti su cui la Roma ha messo gli occhi
Classe ’97, Tammy Abraham è nato nel sud di Londra, a Camberwell. Lì è cresciuto in una famiglia in cui il calcio c’è sempre stato, ed è sempre stato giocato a buoni livelli. Tammy, poi centravanti del Chelsea, si passava il pallone con il fratello minore, diventato attaccante al Newport County, club della League Two (quarta divisione inglese).
A soli 7 anni l’attaccante londinese ha messo piede nel club di Stamford Bridge, per poi indossare la maglia del Blues. Ha fatto, crescendo, una grande carriera. Dalle due Coppe Giovanili Fa alle due Youth League, con 74 goal in 98 gare. Così, sull’oggi 23enne Abraham puntano gli occhi tante squadre. Aveva fatto gola all’Atalanta, ma adesso per lui sembrerebbero aprirsi le porte della Roma, con l’Arsenal che sta a osservare.
Il centravanti fuori dal campo: gli studi
Mentre molti suoi compagni hanno lasciato lo studio in favore del calcio, così non è stato per il giovanissimo Tammy Abraham. Lui ha frequentato la scuola fino ai 16 anni, per poi debuttare a 21 anni in prima squadra con il Chelsea contro il Liverpool. Da allora è passato al Bristol City, per il quale ha chiuso 23 gol in 41 gare, allo Swansea City: 5 centri in 31 partite. E poi ha fatto 26 gol per 40 presenze per l’Aston Villa, prima di tornare al Chelsea nel 2019. Con indosso la maglia dei Blues ha subito vinto la Champions contro il Manchester di City di Guardiola, seppure nello stesso periodo è arrivato il primo e importante errore. Durante la Supercoppa Europea contro il Liverpool ha infatti sbagliato il rigore. Ma José Mourinho sembra comunque dar peso alle sue qualità di finalizzatore: che diventi il nuovo centravanti della Roma, dopo l’addio di Dzeko?