Francesco Migliacci, detto Franco, è stato un paroliere, produttore discografico, attore, editore musicale e talent scout italiano.
Chi era Franco Migliacci
Il paroliere Francesco Migliacci è nato il 28 ottobre 1930. Segue tutti gli studi a Firenze dove la sua famiglia si era stabilita. Qui viene notato ad un concorso per giovani attori che gli fa vincere un soggiorno di tre giorni a Cinecittà e un modesto ruolo in un film di Nino Taranto. Decide quindi di trasferirsi definitivamente a Roma e nel mondo del cinema dove lavora facendo la comparsa o partecipando a piccole parti in circa 18 pellicole.
Comincia quindi a lavorare negli sceneggiati per la televisione (fra cui ne Il marziano Filippo, destinato alla tv dei ragazzi) e in numerosi radiodrammi. Diventa illustratore per Il Pioniere diretto da Gianni Rodari.
Nel blu dipinto di blu
Una delle creazioni artistiche che hanno reso Migliacci famoso in tutto il mondo è il giorno in cui ha deciso di mandare “a quel paese il mondo” dipingendosi le mani e la faccia di blu per sparire nel blu, dipinto di blu. Modugno si entusiasma all’idea e ha l’intuizione del ritornello “Volare oh oh”, accompagnato dal gesto liberatorio delle braccia spalancate come se fossero ali. La canzone Nel blu dipinto di blu viene presentata al Festival di Sanremo 1958, dove si classifica al primo posto, e all’Eurovision Song Contest di quell’anno (in programma ad Hilversum, Paesi Bassi) dove si classifica al terzo posto, diventando in brevissimo tempo un successo planetario.
Volare è soltanto la prima tappa di una lunga collaborazione con Modugno che continuerà con brani di grande successo come Pasqualino Maragià, Io e Farfalle.
Successivamente, ha iniziato una carriera più da solista.
Carriera
Migliacci nella sua carriera ha scritto per Mina, Milva, Gianni Meccia (del quale è anche scopritore e produttore), Fred Bongusto, Rita Pavone, Giancarlo Guardabassi e Patty Pravo, ma i successi più grandi arrivano con Gianni Morandi, per il quale scrive successi come Andavo a cento all’ora, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, In ginocchio da te e soprattutto C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones.
Nel 1985 scrive il testo del brano Uno su mille per Gianni Morandi che ritroverà un grande rilancio grazie anche ad un testo che sembra dipingere alla perfezione un momento della vita e stati d’animo vissuti da Morandi stesso.
Nel 1994 collabora alla realizzazione dell’album d’esordio di Ambra Angiolini T’appartengo.