Chi era Luisito Suarez, fuoriclasse della Grande Inter: causa morte, vita privata e carriera. Tra i migliori calciatori del suo tempo, è stato un pilastro dei nerazzurri negli anni Sessanta. Scopriamo qualche informazione in più sul suo conto.
Chi era Luisito Suarez, causa morte e carriera del fuoriclasse nerazzurro
Luis Suarez Miramontes, detto Luisito, è morto a Milano il 9 luglio 2023 all’età di 88 anni. Centrocampista simbolo della Grande Inter degli anni Sessanta, per quasi dieci anni regista dei nerazzurri, è stato uno dei migliori calciatori della sua generazione. Se lo porta via una breve malattia, sulla quale la sua famiglia ha per ora mantenuto il riserbo. L’Inter ha espresso le sue condoglianze per la scomparsa di uno dei suoi calciatori più rappresentativi: “Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo. “Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”. Ciao Luisito”. Un saluto anche da parte dei rivali di sempre della Juventus: “Sei stato un grande avversario. Riposa in pace, Luisito”.
Un talento unico e un grandissimo interista.
Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo.“Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”.
Ciao Luisito.#FCIM pic.twitter.com/odfKbe5TOh— Inter (@Inter) July 9, 2023
La carriera dell’Architetto: statistiche e trofei
Nato a La Coruna il 2 maggio 1935, Luisito Suarez fa il suo esordio nel calcio nel 1953 con il Deportivo La Coruna. Il primo team a riconoscere il suo talento è il Barcellona, squadra dove gioca come incursore di centrocampo guidato dal ct Helenio Herrera. Con i blaugrana Luisito vince due campionati spagnoli, due Coppe di Spagna e due Coppe delle Fiere, aggiudicandosi grazie alle sue prestazioni il Pallone d’Oro 1960. Proprio alla fine di quella stagione Herrera passa all’Inter chiedendo espressamente l’ingaggio di Suarez. I nerazzurri acquistano il centrocampista nel 1961 per 300 milioni di lire.
Una volta a Milano, Luisito si reinventa regista diventa il perno del centrocampo nerazzurro. Le sue immense capacità balistiche gli valgono il soprannome di Architetto. Veste la maglia dell’Inter in 333 occasioni in nove stagioni, mettendo a segno 55 reti, aggiungendo alla sua bacheca moltissimi trofei. Con i nerazzurri vince tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Si toglie soddisfazioni anche con la Nazionale Spagnola, con la quale è Campione d’Europa nel 1964. Chiude la sua carriera nel 1973, dopo tre stagioni con la Sampdoria. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Luisito Suarez è rimasto nel mondo del calcio prima come allenatore e poi come opinionista sportivo, sia nella tv italiana che in quella spagnola.
Vita privata di Luisito Suarez: moglie e figli
Nel corso della sua vita Luisito Suarez è stato sposato due volte. La sua ultima moglie si chiamava Valentina ed è morta nel 2020. Il calciatore era inoltre padre di un figlio, nato dal suo primo matrimonio, che si è costruito una carriera lontano dal mondo del calcio. Ad oggi vive a Madrid, ben lontano dalla luce dei riflettori, dove lavora come biologo.