Sibilla Barbieri era una regista e attrice romana malata oncologica terminale, morta in Svizzera dove era arrivata per potersi sottoporre al suicidio assistito.
In questo suo ultimo viaggio è stata accompagnata in Svizzera dal figlio e dall’ex senatore radicale Marco Perduca. che si autodenunceranno e rischiano fino a 12 anni di carcere.
Chi era Sibilla Barbieri
Sibilla Barbieri, regista e attrice romana, è morta in Svizzera dove si è sottoposta al suicidio assistito. La donna, che era anche consigliera dell’associazione Luca Coscioni, aveva deciso di intraprendere il viaggio all’estero in seguito al diniego della Asl romana cui apparteneva di usufruire dell’aiuto medico alla morte volontaria. Un rifiuto dettato dal fatto che per la struttura sanitaria la donna non possedeva i quattro requisiti previsti dalla sentenza Cappato\Dj Fabo della Corte costituzionale per poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita.
Le dichiarazioni di Sibilla
A fronte di tale decisione, Barbieri aveva detto il suo parere in un video. “Questa è una discriminazione gravissima tra i malati oncologici e chi si trova anche in altre condizioni non terminali – ha detto la regista nell’ultimo video pubblicato online prima del viaggio -. Per questo ho deciso liberamente di ottenere aiuto andando in Svizzera perché possiedo i 10mila euro necessari e posso ancora andarci fisicamente. Ma tutte le altre persone condannate a morire da una malattia che non possono perché non hanno i mezzi, perché sono sole o non hanno le informazioni, come fanno? Questa è un’altra grave discriminazione a cui lo Stato deve porre rimedio”.