Chi era Sinead O’Connor, causa morte della celebre cantautrice irlandese. Autrice di dieci album di successo e del noto brano Nothing Compares 2 U, ha lottato per tutta la vita con seri problemi di natura mentale.
Chi era Sinead O’Connor, causa morte della cantautrice irlandese
Sinead O’Connor, celebre cantautrice irlandese, è morta a Dublino il 26 luglio 2023, all’età di 56 anni, dopo anni di lotta contro tanti problemi di natura mentale, tra i quali la depressione, l’agorafobia e la bassa autostima acuta. Ne ha dato l’annuncio la RTE, la televisione nazionale irlandese, che ha diffuso un comunicato da parte della sua famiglia: “È con grande tristezza che annunciamo la morte della nostra amata Sinead. La famiglia e gli amici sono devastati e chiedono il rispetto della privacy in questo momento così difficile”. Si sa ancora poco circa la precisa causa della morte di Sinead O’Connor. La cantante è scomparsa circa un anno e mezzo dopo il suicidio di uno dei suoi quattro figli, Shane, morto nel gennaio del 2022 a soli 17 anni.
La carriera e il successo nella musica
Nata a Dublino da una famiglia numerosa l’8 dicembre 1966, Sinead O’Connor è stata una cantante molto importante tra gli anni Ottanta e Novanta ed è rimasta nel cuore di una generazione grazie alla sua inconfondibile voce. Simbolo anticonformista di un’epoca, nel corso della sua carriera ha pubblicato 10 album in studio. Il suo primo lavoro, The Lion and the Cobra, risale al 1987, e attira fin da subito l’attenzione sia del pubblico che della critica. Il vero successo arriva nel 1990, grazie all’iconico singolo Nothing Compares 2 U, sua versione di un brano scritto da Prince alcuni anni addietro. La canzone conquista il pubblico e trascina verso il successo il disco I Do Not Want What I Haven’t Got, che vende ben 7 milioni di copie. Un successo incredibile che la lancia nell’Olimpo della musica internazionale. Nello stesso anno partecipa allo storico concerto The Wall – Live in Berlin organizzato dal leader dei Pink Floyd Roger Waters.
Negli anni successivi della sua carriera continua a lavorare nella musica, pur non riscontrando più lo stesso successo commerciale dei suoi esordi. Si fa carico di molte battaglie sociali e finisce spesso al centro di polemiche a causa dei suoi gesti e delle sue parole sul palco. In particolare si ricorda la sua versione di War di Bob Marley, in cui cambiò alcune frasi per attaccare la Chiesa Cattolica e i casi di pedofilia ad essa legati. La sua esibizione culminò con la distruzione di una foto di Papa Giovanni Paolo II, strappata di fronte alle telecamere. Il suo ultimo album, I’m not Bossy, I’m the Boss, viene pubblicato nel 2014 e ottiene molte critiche positive. Nel 2018 dichiarò di essersi convertita all’Islam e di aver cambiato nome in Shuhada’ Davitt.
La crisi di Sinead O’Connor, il disagio esistenziale dell’artista
Negli ultimi anni della sua vita Sinead O’Connor ammise spesso di soffrire di di un forte disagio esistenziale, che le rendeva difficile andare avanti. Nel 2015 comunicò con un messaggio su Facebook di essere andata in overdose: “Le ultime due notti mi hanno distrutto. Ho preso un’overdose. Non c’è altro modo per ottenere rispetto. Non sono a casa, sono in un hotel da qualche parte in Irlanda, sotto un altro nome. Finalmente vi siete sbarazzati di me”. Due anni dopo, nel 2017, pubblica sui social un lungo video in cui parla ancor più apertamente dei suoi problemi: “Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata. Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel Travelodge in New Jersey e sono da sola. E non c’è niente nella mia vita eccetto il mio psichiatra, la persona più dolce al mondo, che mi tiene in vita. Voglio che tutti sappiano cosa significa, e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. All’improvviso, tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male”.
Vita privata: mariti, figli
Nel corso della sua vita Sinead O’Connor si è sposata per ben quattro volte e ha dato alla luce quattro figli. Il suo primo marito è stato il produttore discografico John Reynolds, padre del suo primo figlio, Jake. I due restarono insieme dal 1987 al 1991. Nel 2000 sposò invece il giornalista Nicholas Sommerland, dopo appena un anno di conoscenza: dopo quattro anni, nel 2004, la coppia si separa. Molto più breve il suo terzo matrimonio con lo strumentista australiano-irlandese Steve Cooney, con il quale Sinead convola a nozze nel 2010 per poi divorziare appena otto mesi dopo. Nel 2011 la cantante irlandese fece scalpore per il matrimonio lampo con lo psicologo Barry Herridge, sposato a Las Vegas dopo appena tre mesi di relazione e lasciato dopo appena 16 giorni dalle nozze.
Gli altri figli di Sinead sono nati da relazioni che non sono mai giunte all’altare. La seconda è Roisin Waters, nata nel 1995 da una relazione con il giornalista John Waters. Shane era nato invece nel 2004, figlio della cantante e del musicista Donal Lunny. Il più giovane è Yeshua Francis Neil Bonadio, figlio di Frank Bonadio.