Chi sono i morti di Mariupol: non hanno limiti il cinismo e gli ideali umani. Se si attacca un ospedale dove sono ricoverati bambini, significa che non ci saranno né vinti né vincitori ma solo un popolo massacrato.
Chi sono i morti di Mariupol
Un altro terribile attacco all’Ucraina da parte dei bombardamenti russi. Questa volta a cadere sotto le bombe è stato un ospedale pediatrico. Ancora un ennesimo attacco in villaggi che ormai già sono alla stregua per mancanza di cibo ed elettricità. Tutto ciò quanto serve alla guerra?
Immediatamente su Twittwer è arrivata l’ennesima risposta del presidente Ucraino Volodymyr Zelensly: “Mariupol. Colpo diretto delle truppe russe all’Ospedale pediatrico. La gente, i bambini sono sotto le macerie. Atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice, ignorando il terrore? Si applichi la no-fly zone ora! Si fermino questi omicidi! Hai il potere ma stai perdendo umanità”.
Numerosi video sono stati diffusi con le immagini dei detriti. Non si conosce il bilancio delle vittime: si parla di diversi feriti, forse 17, ma anche di vittime tra le macerie. Una bambina in particolare che non ha resistito a lungo ma ha combattuto insieme a sua madre che nemmeno è riuscita a trovare la salvezza. Il corpo della piccola Tanya, 6 anni appena, è stato estratto dalle macerie di un condominio distrutto. E’ morta disidratata. “Non sappiamo per quanto tempo la piccola aveva lottato per sopravvivere. Non possiamo immaginare quanta sofferenza abbia dovuto sopportare. Negli ultimi attimi della sua vita era sola, debole, spaventata, assetata”, ha dichiarato il sindaco della città di Mariupol.
L’ospedale pediatrico distrutto
L’ospedale “non esiste più” ha detto il vice capo della polizia nazionale ucraina Vyacheslav Abroskin. Orami in Ucraina si parla di “catastrofe umanitaria”.
Anche se i russi smentiscono la storia ci insegna che sono sempre stati bravi. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo quanto riferisce Interfax, ha detto che “l’operazione speciale”non punta all’occupazione dell’Ucraina, alla distruzione delle sue istituzioni o al rovesciamento dell’amministrazione in carica“. L’attacco, ha aggiunto, “non è nemmeno diretto contro la popolazione civile”. Le immagini e le notizie che però arrivano dall’Ucraina sono solo di distruzione e morte, e nella maggior parte dei casi di civili, come se oggi la morte potesse essere giustificata.