Claudio Santamaria contro Roberta Bruzzone: l’attore ha lanciato e pubblicato un duro attacco e sfogo contro la criminologa che spesso è ospite in televisione.
Claudio Santamaria contro Roberta Bruzzone
Claudio Santamaria ha alzato un polverone e una polemica contro la criminologa, spesso in televisione, Roberta Bruzzome. Le motivazioni del duro e lungo sfogo dell’attore rispondono alle parole della criminologa che ha messo in discussione attraverso un audio la perdita del figlio di Santamaria e sua moglie Francesca Barra nel 2019.
Le parole dell’attore dirette alla criminologa
Ecco le parole dell’attore contro la criminologa: “Ha detto che abbiamo mentito sulla perdita del nostro bambino, una bestialità”.
“Mi duole commentare simili bassezze – spiega sui social Claudio Santamaria – ma sono così inc….o che sento di doverlo fare. E’ stato condiviso un audio con alcune conversazioni private della criminologa Roberta Bruzzone che offende me e mia moglie, l’audio era più lungo di quello che ascoltate e riguardava anche me, sostenendo che abbiamo mentito sulla perdita del bambino: ‘pare che la notizia l’abbia inventata’… A me non interessa entrare nelle beghe legali fra lei e la società Emme Team che ha pubblicato anche questo audio insieme con altri nei confronti di altre persone fra cui Vespa, Nuzzi ecc, e non mi interessa soffermarmi sui metodi discutibili con cui sta avvenendo tutto questo”.
Santamaria è sconvolto dal file: “A me non interessa nemmeno che un simile pensiero sia stato reso pubblico. Quello che mi sconvolge e mi fa rabbia è che una professionista che ha a che fare con i lutti, che dovrebbe essere sensibile nei confronti della morte e del dolore della perdita delle famiglie possa averlo anche solo pensato”.
“Possiamo non stimare una persona, un collega, un vicino di casa, possiamo provare sentimenti avversi e antipatie, ma questo pensiero va oltre: rasenta la bestialità e il pettegolezzo più pericoloso e spero che le persone che coinvolgeranno la signora Bruzzone in contesti dove questo comportamento potrebbe essere incoerente con le storie che raccontate, ne terranno conto”.
“Mi sento di scrivere queste cose per me, per l’immenso e costante dolore che prova anche mia moglie per quella perdita che non avrei mai voluto farle rivivere pubblicamente e per il rispetto del dolore che abbiamo provato noi e i nostri figli e per chi vive questi drammi dovendo pure fare i conti con le schifezze partorite da una persona che ogni giorno viene invitata nei salotti televisivi e nelle vostre case giudicando fatti e persone”.