Codice della Strada, il Codacons ha commentato le nuove misure introdotte dal minsitro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini. Da una parte c’è l’appoggio per le norme applicate dall’altra sono stati individuati dei buchi che secondo l’Associazione vanno assolutamente riemoiti ed approfonditi.
Codice della Strada 2023, Codacons contento a metà:
Sul nuovo Codice della Strada si è espresso il Codacons che si è detto contento da una parte sulle misure introdotte dal ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini. “Appoggiamo la stretta in tema di sicurezza stradale e qualsiasi misura tesa a sospendere la patente a chi mette a rischio la propria vita e quella altrui attraverso comportamenti pericolosi alla guida”, spiega il presidente Carlo Rienzi.
Ci sono altri problemi
Il Codacons ha messo in evidenzia altri settori da dover approfondire ma soprattutto regolamentare:”Crediamo tuttavia che servano misure specifiche anche verso chi, come influencer e youtuber, usa il cellullare alla guida per realizzare video e contenuti da pubblicare sui social network, comportamenti sempre più diffusi tra i giovani come purtroppo dimostrano incidenti e recenti tragedie avvenute in Italia”.
Poi, ecco che viene sottolineata anche la problematica delle poche risorse in campo per poter controllare: “Il problema reale tuttavia è un altro: in assenza di un incremento dei controlli lungo le strade e senza un potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio, qualsiasi inasprimento delle pene sarà del tutto inutile, perché i trasgressori continueranno a violare le regole nella certezza di farla franca”, conclude Rienzi.
LEGGI ANCHE: Codice della Strada 2023, neopatentati: cosa cambia con le nuove misure