Elon Musk in Ucraina ha inviato dei terminali per poter in primis dare la possibilità di avere la connessione internet in tutto il Paese, anche se ci sono altre motivazioni, e non solo umanitarie.
Come Elon Musk aiuta l’Ucraina nel conflitto
Il governo degli Stati Uniti sta aiutando SpaceX di Elon Musk a finanziare e a spedire migliaia di terminali Internet satellitari in Ucraina. Lo riferisce la Cnn. L’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) ha annunciato di aver consegnato 5.000 terminali Starlink al governo ucraino che consentiranno “una connessione senza limiti in tutto il Paese”, permettendo a funzionari pubblici e operatori umanitari a continuare a comunicare all’interno dell’Ucraina e con il mondo esterno, anche qualora “la brutale aggressione di Putin taglierà le connessione per comunicare con la fibra ottica”.
I terminali serviranno in primis per aiutare ad avere la connessione internet in tutta l’Ucraina, ma secondo altre informazioni, pubblicate dai media statunitensi, ci sono delle motivazioni anche belliche.
Cosa ha mandato a Kiev?
A fine febbraio, su richiesta del vice-premier ucraino, Musk ha attivato per la prima volta il servizio Starlink per l’Ucraina, annunciando su Twitter l’arrivo dei terminali nel Paese.
Zelensky aveva ringraziato Elon Musk su Twitter, invitandolo a visitare il paese quando la guerra sarà finita: “Ho parlato con Elon Musk. Gli sono grato per appoggiare l’Ucraina con le parole e con i fatti. La prossima settimana riceveremo un’altra fornitura di sistemi Starlink per le città distrutte”. Secondo il Telegraph, però, dietro c’è molto più della gentilezza umanitaria. Le forze armate di Kiev usano molto la Aerorozvidka, ossia la sorveglianza aerea, per vedere dove sono i russi e colpirli.
La guida dei droni può avvenire attraverso i computer portatili, capaci di raggiungere un software di “situational awarness”, che in sostanza crea una mappa interattiva usando le immagini prese dai droni, i satelliti, i sensori e l’intelligence umana. Ciò permette agli ucraini di vedere dove sono i carri armati e gli altri mezzi russi, per andare a distruggerli con grande precisione.
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