Con la guerra in Ucraina viaggiare in aereo è diventato meno sicuro. L’allarme è stato lanciato dall’Aesa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) che ha spiegato la situazione attuale. La domanda quindi è: con la guerra viaggiare è sicuro? Cosa è cambiato rispetto a prima?
Con la guerra viaggiare in aereo è meno sicuro?
La situazione vigente nel conflitto russo-ucraino ha comportato la chiusura dello spazio aereo sopra quel territorio, ma quello che accade nelle aree limitrofe è comunque oggetto di attenzione dell’Aesa (l’agenzia europea per la sicurezza aerea) e Ifalpa (la federazione internazionale dei piloti). Questo perchè, a seguito di questo conflitto, la presenza di droni e le ripetute interferenze aeree hanno dimostrato che i cieli d’Europa sono diventati meno sicuri. Ciò ha spinto questi due importanti enti a diramare degli avvisi di sicurezza.
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L’allarme droni e interferenze
Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina sono stati almeno 4 i casi segnalati di droni entrati nello spazio aereo. Da febbraio in particolare, l’Aesa ha individuato ben 4 zone attenzionate che sono le seguenti:
- l’area compresa tra Kaliningrad (città della Russia) e il Mar Baltico;
- l’area della Finlandia orientale al confine con la Russia;
- l’area del Mar Nero;
- l’area del Mediterraneo dell’Est, tra Cipro, Turchia, Libano, Siria, Israele e Iraq settentrionale.
Secondo quanto riportato dal Corriere, infatti, c’è un problema di interferenze ai sistemi di navigazione degli aerei non di poco conto. I droni, invece, potrebbero intercettare e andare a scontrarsi contro gli aerei civili.