Concita De Gregorio è una delle giornaliste italiane più famose, volto noto della tv perché commentatrice di politica per La7: attualmente è editorialista e inviata del giornale la Repubblica, per il quale cura anche la rubrica quotidiana “Invece Concita”, e del settimanale D, sul quale è autrice della rubrica“Casamatta”. Da lunedì 28 giugno Concita De Gregorio conduce “In Onda” alle 20.30 su La7 , dove affianca David Parenzo, già al timone dalla prima edizione del programma che sostituisce Otto e Mezzo di Lilli Gruber durante laa pausa estiva. Vediamo ora chi è Concita De Gregorio, tra vita privata e carriera.
Concita De Gregorio biografia
Concita De Gregorio ha avuto una lunga carriera giornalistica e non solo: è anche scrittrice. Nata a Pisa il 19 novembre 1963, Concita De Gregorio è figlia del magistrato toscano di origini siciliane Paolo (scomparso nel 2008) e di madre catalana. Si è laureata all’Università di Pisa in Scienze Politiche. Poi ha cominciato la sua carriera di giornalista partendo dalle radio e televisioni locali toscane.
Arriva quindi il passaggio a un importante quotidiano locale, “il Tirreno”, dove lavora per otto anni nelle redazioni di Piombino, Livorno, Lucca e Pistoia. Il salto in una testata nazionale avviene nel1990, quando Concita De Gregorio viene assunta al quotidiano “la Repubblica“: qui segue la cronaca e la politica interna.
Direttrice de “l’Unità”
Dal 2008 al 2011 raccoglie una grande sfida e diventa direttore del quotidiano “l’Unità”. Dalla carta stampata alla televisione e alla radio a livello nazionale: dal 2013 al 2016 conduce su Rai3 il programma di approfondimento culturale “Pane quotidiano” e “FuoriRoma”, inchiesta in 50 puntate sull’Italia dei sindaci, mentre dal 2018 al 2020 cura la trasmissione “Cactus, basta poca acqua” su Radio Capital, vincitore del Diversity Media Award 2019. I suoi articoli sono contenuti nell’opera “Giornalismo italiano 1860-2001” (Meridiani Mondadori).
Concita De Gregorio libri
Concita De Gregorio è però anche una scrittrice. Numerosi i suoi libri: “Non lavate questo sangue” (Laterza, 2001); “Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto” (Mondadori, 2006); “Malamore. Esercizi di resistenza al dolore “(Mondadori, 2008); “Così è la vita” (Einaudi, 2011); “Un giorno sull’isola” (Einaudi, 2014); “Mi sa che fuori è primavera” (Feltrinelli, 2015), da cui è tratto l’omonimo monologo teatrale con la regia di Giorgio Barberio Corsetti.
E ancora: “Cosa pensano le ragazze (Einaudi, 2016)” è un libro nato dal progetto web condiviso da cinque milioni di persone, un’inchiesta condotta durante tre anni su mille donne italiane, andata on line ogni giorno per un anno. “Ho parlato per due anni con mille donne, da sei a novantasei anni. Soprattutto adolescenti, giovani donne – ha dichiarato l’autrice -. Ho posto a tutte le stesse domande: cosa sia importante nella vita, come ottenerlo, come fare quando quel che si aspetta non arriva. Nelle risposte il tema centrale è sempre l’amore. L’amore e il sesso, l’amore e il desiderio, il tradimento, la famiglia, l’impegno, il corpo, l’amore e i soldi”.
Concita De Gregorio ha pubblicato inoltre “Non chiedermi quando. Romanzo per Dacia” (2016), sulla vita di Dacia Maraini, e “Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione” (2017), saggio sull’autoritratto femminile in fotografia. Ha curato l’antologia Princesa e altre regine (2018). Un suo monologo è contenuto nel libro fotografico “Prima, donna” (2020) di Margaret Bourke-White. I suoi libri più recenti sono “Nella notte” (2019) e “In tempo di guerra” (2019).
Non solo giornalismo e libri. Concita De Gregorio ha anche diretto il film-documentario “Lievito madre. Le ragazze del secolo scorso” (2017), firmato con Esmeralda Calabria e selezionato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017, e ha prestato la voce per l’edizione in audiolibro di “La ragazza che scriveva racconti” di Lucia Berlin. Nel 2019 ha vinto il premio giornalistico Arrigo Benedetti e il premio Legalitaria.
Concita De Gregorio: vita privata, marito e figli
Concita De Gregorio è sposata con il collega giornalista Alessandro Cecioni (appassionato di cronaca nera e giornalismo d’inchiesta, tra l’altro autore del libro “Il Mostro di Firenze – ultimo atto”,scritto con il collega Gianluca Monastra) ed è madre di quattro figli. Una vita quindi in bilico tra gli impegni della famiglia da un lato e della carriera dall’altro, che ogni tanto racconta lei stessa nei suoi interventi o negli articoli, pur amando mantenere la privacy sulla sua vita privata.
Conciliare famiglia e giornalismo
“Sono un laboratorio vivente della conciliazione di tempi di vita e di lavoro perché faccio un lavoro quotidiano molto impegnativo in cui non esistono, come tutti voi sapete, né ferie, né feste, né giorni di riposo comandati e ho quattro figli, di cui tre biologici”, ha dichiarato alla presentazione del terzo Rapporto nazionale su stampa, infanzia e adolescenza “Bambini e stampa – Famiglie e nuove generazioni nel racconto dei giornali” nel 2007 di fronte alla Commissione parlamentare per l’infanzia.
“Non ci dobbiamo concentrare su come i giornali riferiscono la realtà, ci dobbiamo concentrare sulla realtà, il problema che dobbiamo risolvere è quello, non è il modo in cui si parla di lei, è lei. La realtà oggi in Italia è una realtà ostile all’infanzia, noi viviamo in un Paese che non è fatto per i bambini, i bambini non possono entrare nel posto in cui io lavoro, io tutti i giorni sparisco dalla vista dei miei figli e entro in un edificio in cui i bambini non possono entrare, loro non sanno dov’è la mia scrivania”.