Corte UE, la sentenza sulle concessioni balneari: stop al rinnovo automatico. L’Unione Europea pressa l’Italia sull’annosa questione delle spiagge: “Le concessioni devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente”.
La Corte UE bacchetta l’Italia sulle concessioni balneari, stop al rinnovo automatico
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è espressa sul tema delle concessioni balneari nella causa C-348/22, che vede l’Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato contro il comune di Ginosa, in provincia di Taranto. La Corte UE è chiarissima al riguardo: “Le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente. Devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente“.
I giudici rimandano all’applicazione della direttiva Bolkestein, che prescrive di applicare precise selezioni per assegnare questo tipo di autorizzazioni. Gli Stati membri devono garantire la liberalizzazione delle spiagge pubbliche e la concorrenza di mercato, in modo da fornire i servizi migliori possibili agli utenti. Non c’è spazio, quindi, per concessioni perenni: “L’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico”. La Corte ha quindi invitato i magistrati italiani ad agire secondo il diritto europeo: “I giudici nazionali e le autorità amministrative sono tenuti ad applicare le norme pertinenti di diritto dell’Unione, disapplicando le disposizioni di diritto nazionale non conformi alle stesse”.
Gli ultimatum dell’Unione: una soluzione entro due mesi
Già negli scorsi giorni la Commissione Europea aveva richiesto all’Italia di intervenire quanto prima sulla questione delle concessioni balneari. La Commissione è pronta ad inviare un ultimatum per spingere Roma ad adeguarsi alle norme europee “entro due mesi”. In caso contrario, potrebbe partire una procedura d’infrazione. Se da un lato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è detta pronta a “presentare all’Ue proposte molto rapidamente”, non si può dire che i suoi alleati condividano il suo entusiasmo. Il Ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini si è infatti schierato dalla parte opposta: “Noi vogliamo garantire continuità ai balneari”.