Il 24 novembre, a 30 anni dalla morte del frontman dei Queen, Rai Uno trasmette il film Bohemian Rhapsody. Ma cosa causò la morte di Freddie Mercury nel 1991?
Di che malattia soffriva il frontman dei Queen?
A 30 anni dalla morte di Freddie Mercury, Rai Uno tramette il 24 novembre in prima serata il film Bohemian Rhapsody diretto da Bryan Singer. La pellicola del 2018 vincitrice di quattro Oscar, tra cui Miglior Attore, ripercorre le avventure dei Queen e la prima storia d’amore di Freddie Mercury con Mary Austin.
Il frontman del famoso gruppo inglese si spense nel tardo pomeriggio del 24 novembre 1991 a Londra. Ma cosa portò alla morte Freddie Mercury? Nel 1986 il cantante scoprì di aver contratto l’HIV, che aveva causato l’insorgere dell’AIDS, di alcune patologie respiratorie croniche e del Morbo di Kaposi. Nonostante le sue condizioni peggiorassero di giorno in giorno, Freddie Mercury non trascurò mai la sua carriera.
Nel 1990 fece la sua ultima apparizione televisiva in diretta, per poi ritirarsi in una residenza a Montreux dove, costretto al letto, continuò a registrare le tracce vocali dei vari brani. Nel giugno 1991, poi, fece ritorno a Londra per stare vicino ai suoi cari. Si sottopose ad alcune cure sperimentali, ma il suo stato di salute si aggravava rapidamente e presto il cantante non fu più in grado di alzarsi dal letto. Decise così di smettere di prendere i farmaci, eccetto alcuni antidolorifici, e di diffondere un comunicato stampa attraverso il manager dei Queen.
La morte di Freddie Mercury
“In seguito alle disparate congetture diffuse dalla stampa nelle ultime due settimane, desidero confermare che sono risultato sieropositivo e di aver contratto l’AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere privata questa informazione fino a oggi per proteggere la privacy di quanti mi circondano. Comunque è giunto il momento di far conoscere la verità ai miei amici e ai miei fan e spero che si uniranno a me, ai miei dottori e a quelli di tutto il mondo nella lotta contro questa terribile malattia“.
A poco più di ventiquattr’ore dal comunicato, Freddie Mercury morì all’età di 45 anni nella sua casa di Logan Place, per via di una broncopolmonite aggravata da complicazioni dovute all’AIDS. I funerali si svolsero in forma privata, con trentacinque persone ad accompagnare il feretro, tra cui i cantanti Elton John e David Bowie.
Secondo le sue ultime volontà, il frontman dei Queen fu cremato e le sue ceneri affidate a Mary Austin. Lei, dopo averle conservate per due anni, le disperse in un luogo segreto scelto dal cantante. Oggi il muro esterno della Garden Lodge, dove il cantante fu in cura, è secondo il Time Out, “il più grande tempio rock ‘n’ roll di Londra“, con il muro tappezzato di scritte e dediche a Freddie Mercury.