Cosa è successo in Texas: l’ennesima sparatoria a scuola fa oltre venti vittime, di cui 19 bambini. Un killer di 18 anni si è introdotto in una scuola elementare armato di pistola e fucile, dove ha fatto una strage. L’attentatore è stato poi ucciso dalla polizia.
Cosa è successo in Texas, morti 19 bambini in sparatoria a scuola
Un altra strage scolastica colpisce gli Stati Uniti: cosa è successo? Un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos, si è introdotto nella Robb Elementary School ad Uvalde, in Texas, armato di fucile e pistola semiautomatica e ha aggredito gli studenti e il corpo docente. L’attentato ha un bilancio di morti terrificante: le vittime sono 23, di cui tre adulti e diciannove bambini. Il giovane killer si è poi barricato nella scuola, dove è stato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. Tanti i feriti, tra cui anche la nonna dell’attentatore, che Ramos ha sparato prima di uscire di casa. Non è chiaro in che condizioni si trovi al momento l’anziana donna. È l’ennesimo giorno tragico per gli Statu Uniti d’America, dove ci sono state oltre 200 sparatorie di massa dall’inizio dell’anno.
Cosa è successo in Texas, il governatore Abbott sotto accusa, nel 2015: “Compriamo più armi”
Il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott, è finito al centro di una pioggia di critiche dopo la sparatoria, reo di aver ammorbidito la legge sulle armi e di aver trasformato lo stato in un “Far West”. Un suo provvedimento dello scorso settembre, infatti, consentiva ogni individuo di età maggiore ai 21 anni di detenere e portare con se armi in luoghi pubblici, senza licenza, controlli o addestramento. Gli unici limiti sono posti a pregiudicati o soggetti con particolari restrizioni legali. In un tweet del 2015, Abbott si lamentava degli scarsi acquisti di armi in Texas: “Sono imbarazzato. Il Texas è solo al secondo posto per gli acquisti di nuove armi dietro alla California. Texani aumentiamo la velocità”. Abbott non è ancora intervenuto per commentare sulla sparatoria di Uvolde.
Biden: “Disgustato e stanco, dobbiamo agire. Un 18enne non può comprare armi d’assalto”
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha commentato sconvolto l’accaduto in un lungo discorso: “Sono disgustato e stanco. Dobbiamo agire. E non ditemi che non possiamo avere un impatto su questa carneficina. È il momento di trasformare il dolore in azione. Sono passati 3.448 giorni, 10 anni, da quando sono andato in una scuola del Connecticut, una scuola elementare, dove un altro uomo armato massacrò 26 persone, di cui 20 scolari, alla Sandy Hook Elementary School. Da allora ci sono state oltre 900 sparatorie nelle scuole“.
Il leader della Casa Bianca ha poi ribadito l’importanza di approvare nuove limitazioni per l’acquisto di armi d’assalto: “Ho trascorso la mia carriera come senatore e come vicepresidente lavorando con buon senso per approvare leggi sulle armi. Non possiamo, e non riusciremo, a prevenire ogni tragedia. Ma sappiamo che le leggi funzionano e hanno un impatto positivo. Quando abbiamo approvato il divieto di armi d’assalto, le sparatorie di massa sono diminuite. Quando la legge è scaduta, le sparatorie di massa sono triplicate. L’idea che un ragazzo di 18 anni possa entrare in un negozio di armi e comprare due armi d’assalto è semplicemente sbagliata. In nome di Dio, a cosa serve un’arma d’assalto se non per uccidere qualcuno? I cervi non corrono nelle foreste con giubbotti di kevlar addosso. È rivoltante”.