Cosa sono gli “affari correnti”? Quali sono i compiti di un governo dimissionario? Quali attività vi sono invece precluse? Con la caduta del Governo Draghi comincia un periodo di transizione verso le elezioni anticipate. Ecco cosa succederà fino all’insediamento del nuovo Parlamento.
Cosa sono gli affari correnti: ecco cosa può fare un governo dimissionario
Le dimissioni di Mario Draghi hanno dato inizio ad un periodo particolarmente instabile per il nostro paese. Fino alle elezioni anticipate, previste per il 25 settembre, e all’insediamento delle nuove camere il 15 ottobre, il governo dimissionario “rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti“. Cosa sono esattamente questi “affari correnti”? A cosa si riferisce questa nomenclatura? Con questa espressione si indica il compito di un Governo dimissionario di dare continuità amministrativa al paese, che non può restare senza guida fino alle elezioni.
In un’intervista all’ANSA, il professore di Diritto Costituzionale Francesco Clementi ha spiegato quali attività sono incluse negli affari correnti e quali ne son invece escluse. “Tra le sue facoltà ci sono gli atti di straordinaria necessità ed urgenza.” -afferma il costituzionalista- “Come i decreti leggi se necessari e gli atti definiti “indefettibili” ovvero obbligatori per uno Stato. Ad essere preclusi invece, tutti gli atti caratterizzati da una discrezionalità politica, come i disegni di legge”.
Gli ambiti di intervento più urgenti: di cosa si occuperà il Governo Draghi fino a settembre
Nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri si riunirà per stabilire con più chiarezza quali sono in concreto le questioni più urgenti e necessarie. Con ogni probabilità, si darà priorità all’implementazione del Pnnr, con l’approvazione ad esempio del DDL Concorrenza. Il Governo si concentrerà inoltre sulla gestione dell’emergenza pandemica, degli interventi per lenire gli effetti dell’inflazione e del costo dell’energia, e delle questioni legate alla guerra in Ucraina.