Covid, badanti senza green pass: linea dura da parte del governo nei confronti di tutte le categorie sprovviste della certificazione verde. Le badanti senza green pass devono lasciare l’alloggio presso cui fanno assistenza.
Covid, badanti senza green pass: cosa prevede il decreto
Dal 15 ottobre è scattato l’obbligo del green pass per accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. Lo stesso discorso vale anche per la categoria delle colf. A specificarlo è il governo: se la badante non possiede il Green pass “non potrà accedere al luogo di lavoro” e, se è convivente, “dovrà abbandonare l’alloggio”. Il governo sottolinea che prevale il “diritto della persona assistita di poter fruire senza soluzione di continuità dell’assistenza ricorrendo ad altro idoneo lavoratore”. Alle badanti senza certificato “non sono inoltre dovuti vitto e alloggio, oltre allo stipendio”.
Il governo chiarisce anche rispetto alla posizione delle badanti nel caso siano sprovviste della certificazione verde. La famiglia deve chiedere il green pass e in caso negativo invitare la badante a lasciare l’alloggio essendo quello per lei un luogo di lavoro. Nel frattempo, la famiglia può assumere altro personale.
In caso di positività scatta l’obbligo di quarantena
Il governo chiarisce anche in caso di possibili casi covid tra la badante o la persona assistita: “se la badante è convivente e positiva al Covid, non potrà allontanarsi dalla casa nella quale vive” per la quarantena. È infatti chiarito che “la normativa vigente prevede il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena. Se la badante è convivente non potrà chiaramente allontanarsi dalla casa nella quale vive”.
In caso di tampone invece? “Il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore“.