Covid, l’Ema ha approvato l’utilizzo dei primi due farmaci a base di anticorpi monoclonali. Secondo gli studi, i trattamenti con Ronapreve o Regkirona hanno significativamente ridotto i ricoveri e i decessi dei pazienti affetti da Covid più a rischio.
Farmaci monoclonali anti-Covid: arriva l’approvazione dell’Ema
L’Agenzia Europea per i Medicinali, l’Ema, ha raccomandato l’approvazione di Ronapreve (casirivimab/imdevimab) e Regkirona (regdanvimab), due farmaci a base di anticorpi monoclonali. I trattamenti si sono dimostrati molto promettenti nel ridurre i ricoveri e i decessi dei pazienti affetti da Covid a maggior rischio di peggioramento della malattia.
Il Ronapreve e il Regkirona sono i primi farmaci a base di anticorpi monoclonali ad essere stati approvati dall’Ema. È senz’altro un momento importantissimo per la lotta dell’Unione Europea contro la pandemia. Con anticorpi monoclonali si intendono proteine progettate per attaccare bersagli specifici. Nel caso dei farmaci anti-Covid, gli anticorpi andranno ad attaccare la proteina Spike, il principale meccanismo con cui il coronavirus infetta le cellule umane.
Il comitato per i medicinali umani (CHMP) ha dato indicazioni specifiche circa l’utilizzo dei nuovi farmaci. Ronapreve è raccomandato per soggetti adulti e adolescenti, a partire di 12 anni d’età e con peso di almeno 40 chilogrammi, che non richiedano ossigeno ma che siano a maggior rischio di peggioramento della malattia. Il trattamento può essere utilizzato anche in maniera preventiva, in soggetti di almeno 12 anni e che pesino almeno 40 chilogrammi. Il Regkirona è invece raccomandato ai soli adulti a rischio peggioramento senza necessità di ossigeno supplementare. Il CHMP ha inviato queste indicazioni sull’utilizzo dei farmaci alla Commissione Europea, che prenderà decisioni definitive nei prossimi giorni.
La commissaria europea alla salute: “Passo importante, obiettivo cinque trattamenti entro la fine dell’anno”
La commissaria europea alla salute Stella Kyriakides ha rilasciato dichiarazioni molto ottimiste dopo l’approvazione dei nuovi trattamenti: “Con l’aumento delle infezioni da Covid-19 in quasi tutti gli Stati membri, è rassicurante vedere molti trattamenti promettenti in fase di sviluppo come parte della nostra strategia. Oggi facciamo un importante passo avanti verso il nostro obiettivo di autorizzare fino a cinque nuovi trattamenti nell’Ue entro la fine dell’anno“.
“La progressione della pandemia in tutta l’Ue” -ha continuato la commissaria- “mostra quanto sia ancora delicata la situazione e quanto sia importante che i pazienti affetti da Covid abbiano accesso a cure sicure ed efficaci. Ma ciò che mostra ancora di più è che dobbiamo continuare la campagna di vaccinazione, specialmente negli Stati membri con tassi di vaccinazione più bassi. La vaccinazione è l’unica via d’uscita preventiva dalla crisi”.