Buone notizie per i turisti italiani che, dopo due anni di epidemia Covid, bramano viaggi in una meta extra UE. Grazie alla nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, sono stati istituiti i cosiddetti “corridoi turistici Covid-free“. Questi itinerari sperimentali sbloccano, con le dovute precauzioni, ben 6 mete di vacanza extraeuropee. L’ordinanza sarà valida dal 31 gennaio 2022. Scopriamo insieme quali sono le mete autorizzate.
Viaggi extra ue senza quarantena, dalle Maldive all’Egitto.
Secondo il primo articolo dell’ordinanza con “corridoio covid free” si intendono: “tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati”. Le mete per i viaggi extra ue a prova di Covid sono le Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Aruba ed Egitto, limitatamente alle zone turistiche di Sharm el-Sheikh e Marsa Alam. La quarantena non sarà più necessaria al rientro dalle vacanze, ma non mancano alcune misure preventive. È specificato nell’art. 2 dell’ordinanza che sono autorizzati a viaggiare esclusivamente i turisti muniti di green pass. Sarà inoltre necessario un tampone negativo alla partenza e al rientro. Tale tampone dovrà essere eseguito nelle 48 ore precedenti alla partenza. In caso di soggiorno all’estero superiore o uguale ai sette giorni sarà necessario sottoporsi a un ulteriore test molecolare o antigenico.
Le misure per gli operatori: obbligo di vaccino per il personale e orari differenziati
L’ordinanza prevede anche alcune precauzioni per gli operatori turistici. Secondo l’articolo 3 “al fine di garantire condizioni di massima sicurezza nel corso degli spostamenti per motivi di turismo, e durante la permanenza nelle mete. sono tenuti ad assicurare il rispetto delle misure di sicurezza”. Per quanto riguarda le strutture di soggiorno, è previsto l’obbligo di vaccinazione per il personale di accoglienza. Il personale dovrà procedere alla misurazione della temperatura almeno una volta al giorno. Per evitare l’assembramento di clienti, i ristoranti organizzeranno i pasti con orari differenziati. Infine, dovrà essere garantita la presenza di un medico nella struttura 24 ore su 24.