Milano, catturato il ricercato internazionale Craig Auringer: è l’autore di una maxi-truffa da 100 milioni di dollari. La polizia ha bloccato il truffatore canadese lunedì 17 ottobre, all’uscita dall’Armani Hotel.
Craig Auringer catturato a Milano, re delle truffe di Wall Street
Si è chiusa a Milano la storia di Craig Auringer, ricercato internazionale canadese 52enne accusato di una maxi-truffa sul mercato azionario. L’uomo è stato arrestato nel capoluogo lombardo su mandato di cattura della Procura di New York. Gli agenti delle Volanti lo hanno intercettato in pieno centro, all’uscita dall’Armani Hotel in via Manzoni. Ad allertare le autorità è stata un’imprudenza del truffatore, che ha dato il suo nome e i suoi documenti autentici alla reception dell’albergo. Quando l’impiegato ha inserito i dati nel server si è attivato l’Alert Alloggiati, un software che avverte direttamente la Questura in caso di presenza di ricercati in una struttura alberghiera. Per il momento la polizia lo ha portato a San Vittore, dove risiederà in attesa dell’estradizione.
Cosa ha fatto Auringer: oltre 100 milioni di dollari di proventi illeciti
Secondo le ricostruzioni dell’accusa, Auringer è il cervello dietro un’enorme operazione di manipolazione finanziaria che ha portato nelle sue tasche oltre 100 milioni di dollari. Il 52enne è uno dei membri più importanti del Bauer Ring, un gruppo di intermediatori finanziari autori di numerose operazioni di borse truffaldine in un periodo di 14 anni, dal 2006 al 2020. Il metodo maggiormente utilizzato da Auringer e soci è il cosiddetto Pump and Dump. Si tratta di un tipo di frode che consiste nel prendere il controllo di una piccola impresa quotata in Borsa a bassa capitalizzazione e farne salire a dismisura il prezzo delle azioni, in modo da attirare eventuali investitori. Una volta raccolte le “prede” è il momento della terza fase: la svendita totale delle quote accumulate dai truffatori. In questo modo i malintenzionati ottengono il massimo profitto dall’operazione, lasciandosi dietro centinaia di vittime rovinate.