Crollo Ponte Morandi, sono passati 5 anni ma non c’è ancora giustizia per le vittime dell’immane incidente. Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni chiedono di fare presto giustizia mentre arriva una proposta da Matteo Salvini.
Crollo Ponte Morandi, Mattarella e la Meloni chiedono giustizia
Sono passati 5 anni dal crollo del Ponte Morandi di Genova ma giustizia non ancora è stata fatta e in due note ufficiale a chiederla sono sia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sia la premier Meloni. “Il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l’iter processuale, con l’accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni“. Il crollo del ponte Morandi, continua il capo dello Stato, è “una vicenda che interpella la coscienza di tutto il Paese, nel rapporto con l’imponente patrimonio di infrastrutture realizzato nel dopoguerra e che ha accompagnato la modernizzazione dell’Italia. Un patrimonio la cui manutenzione e miglioramento sono responsabilità indeclinabili“. Il presidente ribadisce come “la garanzia di mobilità in sicurezza è un ineludibile diritto dei cittadini”.
A diffondere una nota è stata anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che sottolinea come siano “tante le domande poste da quella tragedia che sono ancora rimaste senza risposta. La rabbia, il dolore, la sete di giustizia dei familiari delle vittime sono sentimenti sacrosanti e che meritano tutto il nostro rispetto. A chi il 14 agosto 2018 ha perso un figlio, un genitore, un caro – tutto – rinnoviamo oggi le doverose scuse dello Stato per ciò che è successo, pur consapevoli che nessuna parola sarà mai sufficiente a lenire la sofferenza e placare il desiderio di giustizia. Il processo sul crollo del Morandi”, dichiara la premier, “è ancora in corso. La giustizia sta lavorando e noi, come tutti gli italiani, confidiamo nel lavoro dei magistrati. Il nostro augurio è che la verità possa emergere con tutta la sua chiarezza e che i responsabili di quel disastro siano acclarati e accertati. Perché sarebbe davvero imperdonabile che questa tragedia nazionale possa rimanere impunita”. Al fianco del ricordo per le 43 vittime, aggiunge la premier, “non dimenticheremo mai l’eroismo dei soccorritori e l’impegno senza sosta dei tantissimi che, in quelle ore e in quei giorni drammatici, diedero testimonianza di quanto gli italiani sappiano donarsi al prossimo”. Dall’altra parte “l’orgogliosa reazione dei genovesi” è stata “vettore decisivo della ricostruzione e della rinascita della città” ed è un “esempio” potente della capacità del nostro popolo “di non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà, anche le più estreme, e di sapersi rialzare“.
La proposta di Salvini
LEGGI ANCHE: Salario minimo, petizione online lanciata dalle opposizioni. La Meloni risponde: “Così si abbassano più stipendi”