CU 2022: quali sanzioni rischia chi non rispetta la scadenza? I datori di lavoro hanno tempo fino al 16 marzo per trasmettere i dati della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate e ai propri dipendenti. Ecco cosa si rischia con la consegna mancata, tardiva, errata o incompleta.
Sanzioni CU 2022: cosa rischia chi non rispetta la scadenza
La scadenza per la consegna della CU 2022 all’Agenzia delle Entrate e ai dipendenti è fissata al 16 marzo per i lavoratori subordinati. I datori di lavoro avranno invece tempo per trasmettere il CU dei lavoratori autonomi fino al prossimo al 31 ottobre. Per quanto riguarda i redditi esenti o non interessati dalla dichiarazione precompilata resta fermo il termine limite del 16 marzo. In caso di ritardi, omissioni, o errori nella redazione del documento trasmesso all’Agenzia delle Entrate, i datori di lavoro rischiano sanzioni amministrative.
In caso di mancata consegna all’Agenzia delle entrate, ritardi o errori, l’azienda rischia una multa pari a 100 euro per ogni CU omessa o inesatta, fino a un massimo di 50mila euro per anno. In caso di certificazione errata consegnata entro il 16 marzo e poi trasmessa corretta entro un termine di cinque giorni, la sanzione è annullata. Se invece la correzione è fatta entro 60 giorni, la sanzione è ridotta a un terzo, ovvero a 33,33 euro per CU, fino a un massimo di 20mila euro. Le aziende che non trasmettono la CU nei tempi previsti ai propri dipendenti, o che consegnano il documento in ritardo, con informazioni incomplete o con dati errati, rischiano sanzioni amministrative dai 258 ai 2065 euro.
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