Dani Alves ha respinto ancora una volta le accuse ammettendo questa volta di conoscere la vittima e che il rapporto c’è stato, anche se consensuale. Tuttavia, l’ex calciatore rimane in carcere e rischia davvero grosso in base alla legge spagnola. Ecco in cosa potrebbe incorrere l’ex calciatore del Barcellona.
Dani Alves respinge le accuse
Dani Alves continua a rimanere dietro le sbarre. Il Tribunale di Barcellona aveva respinto già qualche settimana fa l’istanza di scarcerazione interposta dalla difesa del calciatore brasiliano a causa dell’ “alto rischio di fuga legato alla pesante pena che potrebbe essergli inflitta in questo caso”. Accusato di molestie sessuali per un evento accaduto tra il 30 e il 31 Dicembre 2022 alla discoteca Sutton di Barcellona, l’ex calciatore è stato arrestato ed è entrato nel carcere Brians 2 il 20 gennaio scorso. Nell’ultima udienza, l’ex calciatore brasiliano ha confermato il rapporto sessuale ma ha dichiarato che è stato consensuale e dunque ha negato e respinto le accuse che ormai lo vedono da più di tre mesi in carcere.
“La sentenza è asimmetrica. Utilizza come indizi le affermazioni accusatorie offerte dal verbale di polizia. Mentre gli elementi difensivi offerti dalla Difesa sono diversi per l’udienza”, aveva dichiarato il legale di Alves, Cristobal Martell riportate dal Mundo Deportivo.
Viene negata la libertà su cauzione: ecco cosa rischia
Secondo quanto riferito, il giocatore ha detto al giudice che c’era un’attrazione sessuale reciproca tra lui e la donna dal momento in cui si sono incontrati in discoteca. Tuttavia, il Tribunale spagnolo ha respinto la richiesta dei legali di Alves della libertà vigilata e di quella su cauzione. Il legale del calciatore, Cristóbal Martell, ha dichiarato ai media locali di essere soddisfatto della testimonianza del brasiliano. L’ex calciatore del Barcellona rischia grosso perché in base alle leggi spagnole caso di stupro può essere scontato con una pena massima di 15 anni.