Daniele Scardina si trova ancora ricoverato all’ospedale Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. Le condizioni del pugile sembrano migliorare dopo l’intervento chirurgico subito. Scardina ha avuto un malore dopo il suo ultimo allenamento.
Daniele Scardina, migliorano le condizioni
Daniele Scardina, alias ‘King Toretto’, è uno dei più famosi pugili italiani. Scardina, durante l’allenamento, ha avuto un malore forse dovuto a un colpo in testa. Il tutto è avvenuto verso le 17 del 28 febbraio nella FitSquare di Buccinasco (Milano), una serie di palestre specializzate in arti da combattimento come pugilato, Kickboxing e Thai boxe. Il pugile è stato sottoposto poi a un intervento chirurgico all’ospedale Humanitas e si trova ancora in coma. C’è da attendere anche perché i medici avevano definito l’intervento “complesso, ma tempestivo e tecnicamente riuscito”.
Ad aggiornare, ufficialmente, sulle sue condizioni ci pensa il suo manager Alessandro Cherchi che nel suo ultimo intervento all’Ansa ha fatto sapere che le condizioni di Scardina stanno lentamente migliorando.
Il manager dichiara che “la tac è risultata positiva”
“Daniele sta iniziando a reagire agli impulsi, ha mosso la lingua e il braccio. Le sue condizioni sono stazionarie ma sono migliorate ogni singolo giorno da quando si trova in ospedale. Ha reagito agli impulsi indotti dai medici e il suo encefalogramma va sempre meglio”, ha dichiarato all’Ansa il manager Cherchi.
“Anche la tac è risultata positiva. Al momento i test non hanno ancora evidenziato le possibili cause del malore ma ci sarà tempo per capirlo. Ora dobbiamo entrare nella fase della pazienza. Daniele ha bisogno di riposare bene prima di iniziare ad approcciarsi al risveglio”.
Intanto, nei giorni scorsi, ha parlato anche Mario Ireneo Sturla, ovvero lo specialista in medicina dello sport oltre che coordinatore sanitario nazionale della Federazione pugilistica. “Nell’ambito di tutte le discipline sportive ci possono essere delle problematiche relative a concussioni cerebrali dovute ad accelerazioni e decelerazioni. Basta conoscere l’anatomia per sapere che sono presenti queste vene a ponte che in seguito ad accelerazioni o decelerazioni brusche possono avere delle torsioni producendo così quelli che vengono chiamati emorragie cerebrali o anche ematomi sottodurali”.