Deleghe su porti e guardia costiera, Matteo Salvini non molla ed è intenzionato a mantenerle in capo al ministero delle infrastrutture che presiede. Dopo la nomina a ministro per le infrastrutture e vicepremier, infatti, Matteo Salvini potrebbe riprendere la sua battaglia contro l’immigrazione proprio dal ministero delle infrastrutture.
Deleghe su porti e guardia costiera, Matteo Salvini punta i piedi
Il nuovo ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Matteo Salvini, attualmente anche leader della Lega, è pronto a dare battaglia sulle deleghe relative ai porti e alla guardia costiera. Secondo il disegno di Giorgia Meloni infatti, a seguito del ministero del sud e del mare assegnato al fedelissimo Nello Musumeci, l’idea sarebbe quella di togliere le deleghe a Matteo Salvini per trasferirle al ministero del mare. Matteo Salvini, però, non ci sta e il giorno dopo il primo consiglio dei ministri lancia un primo messaggio alla nuova premier.
L’incontro con il comandante della guardia costiera
Uno dei primi atti del vicepremier e nuovo ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, a fronte di quanto sopra esposto, è stato proprio quello di incontrare l’Ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale della Guardia Costiera. Il Corpo, infatti, vanta un personale con 10.800 donne e uomini, centinaia di uffici e comandi in tutta Italia ed è fondamentale anche nelle procedure di salvataggio dei migranti. In una nota, Matteo Salvini ha rimarcato che «è stato un lungo e proficuo incontro per fare il punto della situazione, anche a proposito di immigrazione: attualmente in area Sar libica ci sono due imbarcazioni ong».