La verità è ancora lontana per la piccola Denise Pipitone, scomparsa nel settembre 2004 a Mazzara del Vallo, dopo essere uscita di casa con il cugino per giocare. Ogni tanto ci sono nuove piste, che però vanno sempre attentamente verificate e che finora non hanno portato alla soluzione del caso. Per esempio, la scorsa primavera l’ex pm Maria Angioni aveva suggerito alla stampa la possibilità di un rapimento via nave. La pista era stata approfondita dal programma Ore 14 di Rai 2, che aveva riferito l’apertura delle indagini da parte della Procura di Trapani. Questa, tuttavia, il 15 settembre smentisce alcun coinvolgimento. Ora invece spuntano nuove intercettazioni e nuovi testimoni. Quali sono, dunque, le ultime notizie su Denise Pipitone?
30 ottobre 2021 – Denise Pipitone ultime notizie: “Anna Corona mi disse che era morta”
Alla trasmissione tv “Quarto Grado” è intervenuta una donna, giudicata testimone inattendibile dai magistrati per le affermazioni prive di riscontro, che ha raccontato che cosa Anna Corona le avrebbe detto dopo la scomparsa di Denise Pipitone. “Nel 2017 Anna Corona è venuta a casa mia e mi ha detto una cosa sola: a piccidirra morse, la piccolina morì”, ha detto la donna durante la trasmissione di Rete 4. La frase sarebbe stata pronunciata nel corso di un aperitivo in cui era presente anche il marito della donna: “Non ci credevo nemmeno che mi avesse detto una cosa del genere, così ho chiesto anche a lui, che ha confermato di aver sentito la stessa frase”.
26 ottobre 2021 – Denise Pipitone ultime notizie: “Siamo stati io e Giuseppe”, la frase di Anna Corona
Giacomo Frazzitta e Piero Marino, gli avvocati della mamma di Denise, Piera Maggio, puntano su nuove intercettazioni per dimostrare il coinvolgimento nel sequestro di Anna Corona (ex moglie di Piero Pulizzi, papà di Denise) e chiedere che restino aperte le indagini, riaperte in primavera. Al gip chiedono che sia respinta la richiesta di archiviazione formulata dalla procura di Marsala per la donna a termine della nuova inchiesta sul caso riaperta a primavera. Il giudice deciderà il prossimo 23 novembre. Le nuove frasi sono state intercettate dai carabinieri di Trapani lo scorso 25 maggio nell’ambito delle nuove indagini.
In particolare, i legali di parte civile, che rappresentano Piera Maggio, sottoporranno al giudice un’intercettazione in cui Anna Corona parla con la figlia Alice. “Lo vuoi sapere cu fu tanno? – dice Anna Corona -. Io cu Giuseppe”. (Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe). Per gli avvocati la Corona si riferisce probabilmente al rapimento della bambina. Non si sa con certezza chi sia il Giuseppe a cui si riferisce.
Oltre ad Anna Corona, madre 58enne di Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola scomparsa, processata per sequestro di minore e assolta in tutti i gradi di giudizio, comunque, le indagini coinvolgono anche Giuseppe Della Chiave, 53 anni di Mazara, e i coniugi romani Antonella Allegrini, di 63 anni, e Paolo Erba, di 71 (per questi ultimi due l’ipotesi di reato è false dichiarazioni al pm). La richiesta di opposizione di archiviazione è stata formulata soltanto per Anna Corona.
Per le parti civili ci sono poi altri elementi a carico di Anna Corona. Tra questi il racconto di un testimone che riporta alcune parole dell’indagata. “A picciriddra morse” (“la bambina è morta“, ndr), avrebbe detto la Corona. Aggiungendo: “A Piera le si deve bruciare il cuore“.
26 ottobre 2021 – Denise Pipitone ultime notizie: come sarebbe oggi
È stato diffuso il nuovo age progression di Denise Pipitone. L’immagine ricostruisce come potrebbe essere oggi la giovane che il 26 ottobre 2021 compirebbe 21 anni. Il nuovo invecchiamento è stato realizzato su commissione da Paloma Joana Galzi, Forensic Imaging Specialist, Alexandria Va (USA), attraverso le foto originali di Denise, dei genitori e del fratello.
15 settembre 2021 – Ultime notizie su Denise Pipitone: la pista del rapimento via nave
“La Procura di Trapani smentisce categoricamente che siano in corso indagini, da parte dell’ufficio, sulla vicenda della scomparsa della piccola Denise Pipitone”. A dichiararlo il 15 settembre 2021 è il Procuratore capo di Trapani, Gabriele Paci, commentando le notizie riferite nel programma di Rai 2 Ore 14. Secondo quanto riportato durante la trasmissione, i magistrati avrebbero chiesto delle informazioni in merito alla compagnia Medmar, proprietaria della nave D’abundio. A bordo dell’imbarcazione, secondo l’ex pm Maria Angioni, sarebbe partita una minore il giorno dopo la scomparsa di Denise.
Le dichiarazioni dell’ex pm Angioni
Una bambina con un codice fiscale falso sarebbe stata portata da Mazara del Vallo in Tunisia, il giorno dopo la scomparsa di Denise Pipitone. Lo ha dichiarato l’ex pm Maria Angioni, che ha rivelato nuove teorie sul rapimento della piccola, discusse nel programma Quarto Grado. Angioni ha raccontato che il 2 settembre 2004, il giorno successivo alla scomparsa di Denise, due persone residenti a Mazara, con iniziali FK e AZ, si sono imbarcate per Tunisi con la motonave D’Abundio in compagnia di una bambina, nata a Ragusa, con iniziali SS. Questa bambina non esiste, secondo l’ex pm che il 23 dicembre andrà a processo con l’accusa di false informazioni ai pm.
“Grazie anche a questo grande interesse mediatico – ha detto Angioni – le persone mi hanno indicato degli spunti e ricordato, indicato, fatto avere dei documenti. Con quelle generalità non esiste nessuna bambina. Però, cribbio, il giorno prima ti scompare Denise Pipitone e tu la bambina del ’97 nata a Ragusa controlli se esiste veramente. Poi magari si scopre che esiste ma dai piccoli controlli che ho fatto io non esiste”. Stefano Pellegrini, avvocato di Angioni, ha poi supportato le dichiarazioni della propria assistita, dicendo: “Ha estrapolato il codice fiscale e a esso non corrisponde nessuna persona fisica”.
Parla la “bimba senza nome”: “Io Denise Pipitone? Farò il test del Dna”
Parla per la prima volta Sabrina, la presunta SS, la ragazzina che il giorno dopo il rapimento di Denise ha lasciato Mazara del Vallo alla volta della Tunisia sulla motonave D’Abundo. Intervistata telefonicamente a “Ore 14”, ha affermato di aver sporto querela nei confronti di Angioni, annunciando che la stessa cosa faranno i suoi genitori. Sabrina ha spiegato di essere andata periodicamente in Tunisia a settembre e di essere in possesso di una certificazione scolastica che attesta che nel 2004 era una bimba che andava a scuola elementare. Non aveva dunque 4 anni, come Denise all’epoca della scomparsa. Nonostante questo Sabrina, la “bimba senza nome”, ha annunciato: “Io farò il test del Dna con l’avvocato. Lo farò tranquillamente perché non sono Denise. Ogni anno, da quando sono nata, ogni anno vado a Tunisi, quando ero piccola coi miei fratelli”.
L’ipotesi del barchino di Battista Della Chiave
Un barchino lo aveva descritto a gesti, tempo fa, Battista Della Chiave, testimone audioleso che però venne ritenuto inattendibile. L’uomo aveva, in base alle nuove ricostruzioni degli esperti Lis, descritto il percorso di una bambina. Quesa, indicata come Denise, sarebbe stata trasportata prima in motorino e poi su una barchetta situata sotto un ponte.
“Nel luogo da cui Denise sparì c’erano più persone della cerchia della famiglia allargata, e in molti hanno fatto qualcosa di sospetto”, ha detto in passato l’ex pm Maria Angioni. Lei sostiene che i rapitori abbiano portato via Denise a bordo di una barca a remi.
La nave D’abundio e i registri distrutti
Raggiunta telefonicamente durante la puntata di Ore 14, la compagnia di navigazione Medmar avrebbe confermato che la nave D’abundio nel 2004 esisteva, e percorreva la tratta Trapani-Tunisi. Successivamente però, demolita l’imbarcazione, si sono smarriti anche i registri dove erano riportati i dati degli imbarcati.
Il protavoce della motonave, Salvi Monti, ha inoltre dichiarato che nel 2004 ogni passeggero della nave poteva viaggiare a bordo solo con la documentazione di viaggio, quindi con documenti di identità validi per l’espatrio o con passaporto. La lista dei passeggeri della nave relativa al viaggio del 2 settembre 2004, ha continuato a dire Salvi Monti durante la trasmissione, gli sarebbe stata domandata dalla Procura di Trapani. Tuttavia, non avendo conservato i cartacei, non è stato possibile ottemperare alla richiesta.
Adesso però il Procuratore Paci smentisce “categoricamente” che il suo ufficio stia indagando sul caso di Denise Pipitone. Sulla scomparsa indaga da sempre la Procura di Marsala, competente per territorio.