Che c0s’era il Derby Club di Milano, celebre locale notturno e cabaret degli anni Sessanta e Settanta. È diventato famoso in tutta Italia per aver lanciato importantissime personalità della scena comica e musicale italiana.
Che cos’era il Derby Club di Milano? Tutto sul locale notturno che ha lanciato i grandi
Che cos’era il Derby Club di Milano? Questo è un nome che forse non dice molto alle nuove generazioni, ma che senz’altro evoca molti bei ricordi e una carica di nostalgia ad una grossa fetta dei protagonisti dello spettacolo italiano. L’ascesa al successo di molti comici, attori e cantautori italiani si deve infatti proprio al Derby Club, locale notturno e cabaret milanese ormai chiuso che ha lanciato per la prima volta molti artisti oggi famosissimi. Nel 1959 Gianni e Angela Bongiovanni, zii materni di Diego Abatantuono, aprono il ristorante Gi-Go, nel seminterrato di una palazzina in via Monte Rosa 84. I risultati modesti dell’attività li portano a cambiare strada, trasformandolo in un locale dove “trovarsi e ascoltare musica”.
La storia del locale, quali grandi dello spettacolo hanno esordito lì?
Nel 1962 si cambia nome, il Gi-Go diventa l’Intra’s Derby Club, poi semplificato in Derby Club. Diventa ben presto un vero e proprio punto di ritrovo per importanti personalità dell’epoca, nonché una rampa di lancio per tanti artisti in cerca di fortuna. Tra questi c’è lo stesso Diego Abatantuono, che farà le sue prime esperienze sul palco proprio nel locale degli zii. Sono tantissimi i nomi poi diventati dominanti nell’industria dell’intrattenimento ad aver mosso i loro primi passi sul palco del Derby. Tra questi ricordiamo Massimo Boldi, quando era ancora un batterista, Giorgio Faletti, Enrico Beruschi, Enzo Jannacci, Teo Teocoli, Francesco Salvi, Enzo Iacchetti, Giorgio Gaber, Claudio Bisio e Fabio Concato.
Con gli anni Ottanta e l’avvento della tv privata, che lancia la comicità nei salotti degli italiani, il Derby Club comincia un po’ ad arrancare. Non aiuta la morte di Gianni Bongiovanni nel 1981, in seguito alla quale il locale comincia ad arrancare sempre di più. Il colpo di grazia arriva nel 1985: una retata della narcotici porta alla chiusura del club e all’arresto di 24 persone per spaccio di cocaina. Il Derby non riapre più e la sua eredità viene in parte raccolta dallo Zelig che si adegua ai tempi e instaura un rapporto simbiotico con il piccolo schermo.