Di Battista sul green pass si è espresso scettico per i lavoratori criticando anche i tamponi gratis. La denuncia dell’ex deputato del M5s Alessandro Di Battista secondo cui per i senatori sarebbero stati programmati tamponi gratuiti anti-Covid e senza fila mentre per i lavoratori al momento nulla è stato previsto.
Di Battista contro i politici: “I senatori non pagano e non fanno la fila per i tamponi”
Arriva la denuncia dell’ex deputato del M5s Alessandro Di Battista secondo cui per i senatori sarebbero stati programmati tamponi gratuiti anti-Covid e senza fila. “Mentre fior di politici definiscono i tamponi gratis come un condono per gli evasori, nel favoloso mondo dei palazzi romani i senatori della Repubblica, ieri, hanno ricevuto una mail. I giorni a disposizione sono il martedì, il mercoledì e il giovedì perché di norma i lunedì e i venerdì in Senato ci trovi solo le balle di sterpaglia che rotolano nei film western”.
L’attacco di Di Battista ai politici continua: “Le farmacie italiane sono state prese d’assalto e i farmacisti non sanno più a chi dare i resti”. Secondo l’ex deputato, i senatori non dovrebbero nemmeno prenotarsi: “Inoltre pare che siano gratis per i politici”. “Ho appena letto la delibera scritta dal collegio dei questori del Senato in merito all’obbligo di Green pass e non prevede alcun costo per i tamponi. Ma come è possibile? Chi li paga? La Serbelloni Casellati Mazzanti Vien dal Mare lo sa? Forse sono coperti dall’assicurazione sanitaria dei senatori, assicurazione sottocosto per i senatori e ad alto costo per i contribuenti? Ad ogni modo anche questo fa parte della restaurazione…”, sentenzia Di Battista
Di Battista: “Sono molto scettico sul Green pass per i lavoratori”
Di Battista si è espresso scettico sul green pass per i lavoratori commentando i disordini a Trieste tra lavoratori e polizia: “Il green pass per i lavoratori, misura inesistente nel resto d’Europa, oltretutto imposta nonostante la campagna vaccinale sia (per quel che loro stessi dicono) stia andando bene è stata una forzatura che ha buttato benzina sul fuoco. Il fuoco si chiama sofferenza, squilibri sociali, povertà, aumento delle bollette”, dice l’ex parlamentare M5s all’Adnkronos. E aggiunge: “Abbiamo vissuto due anni molto complicati – prosegue – Serviva intelligenza, ascolto, pacificazione. Invece sono arrivati i lacrimogeni e i manganelli. E lavoratori che manifestano pacificamente sono trattati da criminali”.