Diastasi addominale: si tratta di una patologia che colpisce in particolare le donne post parto ma non solo. I sintomi possono essere vari e si possono curare sia con esercizi preventivi sia con una eventuale operazione chirurgica.
Diastasi addominale, cos’è
In queste ore si parla della malattia di cui Noemi Bocchi soffre. Si tratta della diastasi addominale: allargamento e l’eccessiva separazione della muscolatura retto-addominale centrale: è una patologia che solitamente colpisce le donne dopo la gravidanza, ma che può interessare anche persone sovrappeso, anziani o chi svolge un’attività fisica troppo intensa. Causa un “cedimento della fascia che li congiunge longitudinalmente”, come spiega il Professor Alessio Caggiati, Specialista in Chirurgia Plastica e Direttore dell’I.D.I. di Roma.
Questa patologia colpisce in particolare le donne che hanno partorito. “Dopo i parti ho iniziato a star male e da tutti venivo liquidata con un: ‘Hai partorito, è normale’. Dopo 8 anni dalla seconda gravidanza ho scoperto che quello che avevo ha un nome e racchiude tutti i sintomi che ho: Soffro di Diastasi Addominale“ ha confessato Noemi Bocchi.
Quali sono i sintomi della malattia che ha colpito Noemi Bocchi
Nel caso di diastasi addominale post parto, l’addome continua ad essere rilassato, si gonfia molto dopo aver mangiato e non migliora con l’attività fisica. Questa patologia può inoltre comportare: mal di schiena, ernia ombelicale, gonfiore addominale, disturbi della digestione, sensazione di pesantezza nella zona pelvica, alterazioni della postura. “Può ad esempio causare dolori lombosacrali probabilmente a causa di uno squilibrio dinamico tra la muscolatura anteriore e posteriore del tronco. Oppure provocare disturbi digestivi aspecifici o disfunzioni urinarie” ha dichiarato il professor Caggiati.
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