Die Hard è davvero un film di Natale? L’indimenticabile film d’azione con protagonista Bruce Willis è da anni al centro di un dibattito via web e un folto gruppo di fan della pellicola la considera un appuntamento immancabile durante le feste. Come mai?
Die Hard è davvero un film di Natale? Si riapre il dibattito sul film d’azione
Da anni ormai Die Hard, in italiano distribuito come Trappola di Cristallo, è al centro di un accesissimo dibattito via web nel periodo natalizio. Film d’azione cult con protagonista Bruce Willis, è da molti considerato un classico film di Natale nonostante la sua natura…tutt’altro che festiva. Basato sul romanzo Nulla è eterno, Joe, il film racconta la storia del duro poliziotto newyorkese John McClane, che si ritrova intrappolato nel grattacielo Nakatomi durante un attacco terroristico guidato dal subdolo Hans Gruber. Non certo uno scenario che fa pensare a regali ed addobbi.
La principale argomentazione dei fan poggia le sue basi sull’atmosfera e l’ambientazione di Die Hard. Le gesta di McLane si svolgono infatti durante la vigilia di Natale e il film non perde occasione per ricordarlo al pubblico, tra addobbi, alberi di Natale e l’iconica scena dell’ascensore. La colonna sonora è inoltre piena di brani natalizi, come Winter Wonderland e Let it snow!. Il sito StephenFollows.com conta almeno 21 riferimenti al Natale all’interno della pellicola.
Le opinioni del regista e di Bruce Willis
L’acceso dibattito ha spinto persino il regista della pellicola, John McTiernan, a dire la sua al riguardo. Nel 2020 in video pubblicato su Youtube dall’American Film Institute, McTiernan ha raccontato dei retroscena sulla produzione di Die Hard: “Joel Silver mi aveva mandato la sceneggiatura tre o quattro volte. Ricordo che parlava di questi terroristi che arrivavano in questa Los Angeles considerata come un Valhalla del capitalismo. E con le armi da fuoco facevano fuori delle persone che stavano celebrando il Natale. E in realtà si trattava della faccia severa dell’autorità che cercava di rimettere le cose a posto, sai? Gli dissi che non volevo fare una cosa del genere”.
Il regista spiega di essersi approcciato al film in modo diverso, ispirandosi ai temi di It’s a Wonderful Life, film del 1946 che per lui mette in scena “la più chiara dimostrazione e critica al capitalismo di guerra rampante e sregolato”. McTiernan ha voluto plasmare John McLane in un “working class hero”, un eroe della classe operaia: “Gli spiegai che se voleva che facessi questo film dovevo farlo andando a scavare in quella prima scena in cui l’eroe entra in una limousine non essendoci mai stato dentro. Joel ha detto che andava bene ed abbiamo iniziato a lavorarci sopra. Ed il progetto ha così preso la piega di un film su un fuggitivo”.
La natura “natalizia” di Die Hard è stata quasi incidentale: “Non lo avevamo pensato come un film di Natale, ma la gioia che scaturisce lo ha reso un film di Natale”. Anche Bruce Willis, nel 2018, aveva detto la sua sulla questione in modo scherzoso, affermando che secondo lui il film non è un classico natalizio: “Die Hard non è un film di Natale. È un film di Bruce Willis. Quindi yippee-ki-yay a tutti voi figli di pu***na e buonanotte!””.