Diletta Leotta, Marchisio e la moglie sono stati ospiti del podcast della conduttrice di Dazn che in questo periodo estivo e di gravidanza si è inventato un nuovo format incontrando personaggi famosi che hanno vissuto la maternità.
Diletta Leotta, Marchisio e la moglie ospiti nel podcast della conduttrice
Diletta Leotta ha lanciato il suo nuovo podcast “Mamma Dilettante” e la sua prima ospite è stata Alessia Marcuzzi. Poi, è stata la volta di Ilaria D”Amico. Il nuovo format si può seguire anche su Youtube. Si tratta di un talk in cui chiacchiera con amici famosi già genitori (da Michelle Hunziker alla calciatrice Alice Pignagnoli), chiedendo consigli e suggerimenti sulla maternità. “Il podcast serve proprio per esorcizzare le paure. Vedere cosa è successo alle altre donne è terapeutico, ti fa sentire meno sola, puoi condividere qualsiasi ansia e capire che tutte ci sono passate e le hanno superate”. Gli ultimi ospiti del podcast della conduttrice sono stati Claudio Marchisio e sua moglie Roberta Sinopoli che ovviamente hanno affrontato i temi della maternità e della genitorialità.
L’ex calciatore della Juve: “Durante la gravidanza di Davide un bello spavento”
L’ex calciatore della Juventus ha parlato del figlio che si sta inserendo nel mondo del pallone. Davide, il mio primo figlio, oggi nella fase adolescenziale, è un calciatore promettente come mezza punta. Vive già delle tensioni importanti. Sa di avere gli occhi addosso, sente il peso del cognome. Quando gioca vuole che io ci sia, ma non vuole che mi faccia vedere. A volte per non dare nell’occhio in tribuna…”.
“Mi metto in qualche angolo nascosto, oppure mi mischio tra i tifosi della squadra avversaria. Oggi posso dire che sono più felice quando fa gol Davide, rispetto a quando segnavo io. – ha spiegato Claudio Marchisio a Diletta Leotta –Provo un’emozione più forte ed appagante. Leonardo, il mio secondo figlio, invece, è un vero e proprio ultrà della Juve“.
Poi, la paura durante la gravidanza di Davide: “Durante la gravidanza di Davide ci siamo presi un bello spavento. Il test dell’amniocentesi aveva messo in evidenza il rischio che avesse la sindrome di Down. Il giorno in cui si sono fatti tutti gli accertamenti del caso io mi ero chiuso in bagno. – ha raccontato Claudio Marchisio a Diletta Leotta – Pochi minuti dell’inizio dell’allenamento mi è arrivato il sospirato messaggio con scritto: “Tutto ok, tutto a posto”. Io sono uno che sa gestire la tensione, che tiene tutto dentro, ma quella volta sono corso verso l’infermeria urlando: “Tutto ok, tutto a posto” ai miei compagni di squadra. Alcuni neanche sapevano nulla della vicenda. A soli 23 anni non sarei stato pronto ad affrontare quella delicata situazione”.