Disastro nucleare di Fukushima, condannata la Tepco: ecco le cifre del risarcimento record. A distanza di undici anni, la società elettrica giapponese è stata giudicata colpevole per non aver previsto la catastrofe.
Disastro nucleare di Fukushima, Tepco condannata a un risarcimento da record
Undici anni dopo l’incidente nucleare di Fukushima, arriva la condanna per la Tepco, la Tokyo Electric Power Company. Il tribunale di Tokyo ha giudicato colpevole la società elettrica giapponese, per non essere stata in grado di prevenire il disastro dell’11 marzo 2011. L’intero processi si è basato sull’affidabilità di una valutazione sismica governativa del 2002, nove anni prima dell’incidente. La Corte ha ritenuto l’analisi credibile e ha stabilito che i dirigenti della Tepco avrebbero dovuto fare di più per salvaguardare l’impianto nucleare di Fukushima.
La Tepco dovrà pagare un risarcimento record da oltre 13mila miliardi di yen, l’equivalente di circa 94,6 miliardi di euro. Si chiude così un contenzioso del 2012 contro quattro ormai ex dirigenti della compagnia elettrica, che come richiesto dagli azionisti dovranno rimborsare l’operatore per le ingenti perdite subite dal gruppo. Il risarcimento deciso dalla sentenza della Corte Distrettuale di Tokyo include sia le spese di smantellamento dei reattori danneggiati, che i risarcimenti ai residenti della zona, costretti ad evacuare.
Cosa è successo a Fukushima: 11 anni dopo il disastro
L’11 marzo 2011 fu il giorno del devastante terremoto del Tohoku, una scossa di magnitudo 9, la più forte mai registrata, al largo della costa nord-orientale del Giappone. Il sisma generò un enorme tsunami, che travolse e distrusse la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, provocando la fusione di tre reattori. Nel triplice disastro persero la vita oltre 20mila persone, e portò alla fuga di più di 160mila residenti. La ricostruzione della regione del Tohoku è costata fino ad oggi circa 250 miliardi di euro. Alcune aree attorno all’impianto nucleare di Fukushima sono ancora oggi vietati al pubblico, a causa del livello delle radiazioni. Sebbene in molte parti della città la vita sia tornata alla normalità, le operazioni di smantellamento della centrale richiederanno ancora decenni, nonché enormi spese per il governo giapponese.