Donald Trump è stato incriminato e così per la prima volta un’ex presidente americano viene giudicato colpevole. Le accuse riguardano il pagamento fatto da Trump a una pornostar per mettere a tacere sulla loro relazione.
Donald Trump incriminato per aver pagato l’ex pornostar Stormy Daniels
Donald Trump è stato incriminato dalla procura di Manhattan per aver pagato l’ex pornostar Stormi Daniels per far calare il silenzio sulla loro relazione. L’ex presidente americano ha sborsato 130.000 dollari per ottenere il tacito accordo con l’ex pornostar. Secondo il suo avvocato, Trump potrebbe consegnarsi martedì alle autorità di Manhattan. Trump, ha reso noto la Cnn, 30 capi accusa per frode aziendale. Potrebbero così esserci delle ripercussioni sulla sua campagna elettorale.
L’avvocato di Trump, Chris Kise, ha dichiarato che l’incriminazione “non ha nessuna base legale”, definendola come “il punto più basso della storia per il nostro sistema di giustizia penale”. “Quello che una volta era l’ufficio del procuratore distrettuale più rispettato e venerato della nazione è stato completamente imbastardito da un politico opportunista che cerca, come molti altri, di lucrare sul marchio Trump”, ha attaccato il legale in un comunicato alla Cnn. “La totale assenza di una base legale, assieme alla natura politica dell’accusa, dovrebbe spaventare ogni cittadino di questo Paese, indipendentemente dalle loro opinioni su Trump”, ha sottolineato Kise.
Le reazioni a caldo
Non ha reagito benissimo Trump che ha attaccato dopo la decisione della giuria: “E’ una persecuzione politica e una interferenza elettorale”, una caccia alle streghe che si ritorcerà contro Biden”. Dall’altra parte: “Nessuno è al di sopra della legge. Questa incriminazione è solo l’inizio”, ha commentato a caldo Michael Cohen, l’ex legale del tycoon divenuto poi il suo principale accusatore.
Sostegno è arrivato dallo speaker della Camera, Kevin McCarthy, il quale – parlando del procuratore – ha detto che “ha danneggiato irreparabilmente il nostro Paese nel tentativo di interferire nelle elezioni presidenziali”. E anche l’ex vicepresidente Mike Pence ha commenatto che “L’incriminazione di Donald Trump è scandalosa”. Secondo Pence, “per milioni di americani l’incriminazione non è altro che una mossa politica”. “Accusare un ex presidente”, ha sottolineato, è un “disservizio al Paese che dividerà ulteriormente gli americani”.