Donald Trump ha denunciato attraverso un comunicato una perquisizione fatta nella sua villa in Florida. L’ex presidente americano ha parlato di attacco ma anche di una persecuzione nei suoi confronti.
Donald Trump, perquisita la villa in Florida da Fbi
La villa in Florida di Donald Trump è stata perquisita dagli agenti Fbi. La notizia è stata data dallo stesso ex presidente americano che affidato le sue parole di rabbia e sconcerto a un comunicato. Trump fa un atto d’accusa a Washington, parlando di “corruzione della burocrazia”, e “persecuzione politica“, l’irruzione – scrive il tycoon – è “un attacco alla candidatura alle presidenziali del 2024 (non ancora annunciata)”, ed ha indicato nei “democratici radicali di sinistra” i mandanti di quello che definisce un atto da “Paese del terzo mondo”. L’ex presidente ha paragonato il suo caso a quello del Watergate: “Li’ – ha dichiarato – erano entrati nella sede del comitato democratico, qui i democratici hanno fatto irruzione nella casa del 45esimo presidente degli Stati Uniti”.
“Non esiste nella storia americana una famiglia che abbia ricevuto più frecce nella schiena, della famiglia Trump”, così Eric Trump, figlio dell’ex presidente Usa, intervenendo a Fox News per commentare il raid dell’Fbi: “Lo stanno perseguitando da tempo, è stato messo sotto impeachment una volta, poi una seconda volta, ogni volta perseguitano lui e tutti noi della famiglia”.
Cos’è successo all’ex presidente americano
Al momento non è stato comunicato cosa l’FBI stesse cercando nel corso della perquisizione ma, secondo quanto riferito ai giornali statunitensi da diverse fonti a conoscenza dei fatti, sembra che l’operazione avesse a che fare con alcuni documenti riservati che Trump aveva portato nella villa al termine del suo mandato presidenziale. Ipotesi che tra l’altro è stata confermata tra le righe sui social dal figlio dell’ex presidente.
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