Proseguono le indagini sul caso di Dora Lagreca, la 29enne morta a Potenza cadendo da un balcone. Dora Lagreca, assistente scolastica salernitana di 29 anni, è morta nella notte tra venerdì e sabato, dopo essere caduta dal quarto piano di un palazzo a Potenza. Un’ipotesi a cui lavora la Procura è che potrebbe essersi aggrappata al parapetto del balcone, prima di precipitare nel vuoto, forse nell’estremo tentativo di salvarsi. I carabinieri dei Ris hanno portato via dall’appartamento dietro cinque valigie di materiale che sarà passato ai raggi x per cercare di trovare qualcosa di utile all’indagine. Altro particolare emerso è che, quando Dora è caduta dalla mansarda, era completamente nuda.
Dora Lagreca, fidanzato indagato per istigazione al suicidio
E’ indagato per istigazione al suicidio Antonio Capasso, fidanzato di Dora Lagreca. Secondo il racconto del suo compagno alle autorità, la ragazza avrebbe minacciato di buttarsi dal balcone dopo un litigio. Lui avrebbe cercato di fermarla ma non c’è riuscito. E’ stato poi lo stesso Capasso a chiamare i soccorsi. Dall’autopsia, effettuata martedì 12, non sono emersi molti dettagli.
Dora Lagreca cade dal balcone e muore
Dora Lagreca si era trasferita a Potenza da poco, lasciando Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno, per lavorare come insegnante. Quel venerdì sera, la donna si trovava a casa del fidanzato, con il quale aveva trascorso la serata in giro per locali insieme a una coppia di amici. Il fidanzato, interrogato per cinque ore dagli inquirenti, ha raccontato che, dopo un violento litigio, Dora avrebbe minacciato di buttarsi dal terrazzo. Nonostante i suoi tentativi di fermarla, la ragazza cade dal balcone, precipitando per 12 metri. Il compagno ha poi allertato i soccorsi: l’orologio segna le due di notte. Nonostante i disperati tentativi al pronto soccorso dell’Ospedale San Carlo, la ragazza muore due ore dopo.
I vicini hanno dichiarato di non aver sentito alcun rumore prima dell’arrivo dei soccorsi, e di esser stati svegliati dalle sirene dell’ambulanza e delle forze dell’ordine.
Il dolore della famiglia
L’ipotesi del suicidio non convince familiari ed amici di Dora, secondo i quali non avrebbe mai compiuto l’estremo gesto. Secondo le testimonianze Dora Lagreca era felice e piena di voglia di vivere. L’avvocato di famiglia, Renivaldo Lagreca, chiede la verità: “Vogliamo la verità su quello che è successo. Per questo motivo abbiamo massima fiducia nella giustizia, nella Procura e nelle forze dell’ordine. Ma una cosa vogliamo dirla. Escludiamo in ogni modo che si sia trattato di un suicidio. Conoscevamo troppo bene Dora, il suo carattere solare e la sua voglia di vivere per ipotizzare un gesto estremo. Lo escludiamo in modo categorico”.
Il cordoglio di Montesano: “La nostra Dora era un fiore”
La morte di Dora Lagreca ha scosso il suo paese d’origine, il piccolo comune di Montesano sulla Marcellana. Ha espresso il suo cordoglio anche il sindaco di Montesano, Giuseppe Rinaldi: “Un fiore delicato, profumato, bello, fiore di valore, pieno di affetto, simpatia e voglia di vivere, fiore pregiato, educato, libero. Questo fiore era la nostra giovane Dora, troppo presto recisa dalla vita, in maniera così tragica. Un dolore acuto, grave, forte in questo momento sta attraversando la nostra comunità… diversi giovani fiori stanno volando, nelle ultime settimane, troppo presto in cielo. Sulle indagini vige il massimo riserbo e si aspettano ora nuovi riscontri.”