Silvia Tortora, giornalista figlia del conduttore Enzo Tortora, è morta a 59 anni. È deceduta nella notte tra il 9 e il 10 Gennaio in una clinica di Roma. Aveva lottato in prima linea per difendere il padre dalle ingiuste accuse che lo vedevano imputato di associazione camorristica e traffico di droga.
Morta Silvia, giornalista figlia di Enzo Tortora, a soli 59 anni
Nella notte tra il 9 e il 10 Gennaio, Silvia Tortora è morta in una clinica romana a soli 59 anni. Nata a Roma il 14 Novembre 1962, era la figlia del giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora e della sua seconda moglie, Miranda Fantacci. Come la sorella minore Gaia, Silvia Tortora aveva seguito le orme del padre, lavorando per TV e carta stampata. Dal 1988 al 1997 ha scritto per il settimanale Epoca. Ha inoltre lavorato in televisione per la Rai, collaborando con Giovanni Minoli al rotocalco politico Mixer. Lavora nuovamente insieme al giornalista torinese realizzando diverse puntate di La storia siamo noi. Nel 2009 conduce Big insieme ad Annalisa Bruchi, trasmissione d’approfondimento che raccontava la storia di importanti personaggi italiani. Tra questi Renzo Arbore, Giulio Andreotti e Andrea Camilleri. Era sposata dal 1990 con l’attore francese Philippe Leroy, con il quale ha avuto due figli, Philippe e Michelle.
La lotta in difesa del padre: “Non è cambiato nulla, il sistema giudiziario andava riformato”
Silvia Tortora ha dedicato gran parte della sua carriera alla difesa e riabilitazione di suo padre, ingiustamente accusato e poi assolto per associazione camorristica e traffico di droga negli anni ’80. Una lotta, contro l’ingiustizia e la superficialità del sistema giudiziario, che la giornalista ha portato avanti per anni. In occasione del 30esimo anniversario della morte del padre, Silvia Tortora affermò: “Dal mio punto non è cambiato nulla: sono 30 anni di amarezza e di disgusto. Mi aspettavo una riforma del sistema giudiziario, invece non è accaduto. I processi continuano all’infinito. Anzi in 30 anni c’è stata una esplosione numerica”. È lei a scrivere il soggetto di Un uomo perbene, film biografico diretto da Maurizio Zaccaro dedicato alla figura di Enzo Tortora. Il suo lavoro al film le vale il Nastro d’argento al Festival di Taormina per il miglior soggetto cinematografico nel 1999. Nel 2002 pubblica Cara Silvia, una raccolta di lettere che suo padre le scrisse dal carcere.